Sole, mare e pugni a razzo: 5 anime robotici da recuperare in estate

Che siano androidi o trasformabili, super o real, i robot hanno un posto speciale nella sterminata produzione di anime giapponesi. Ve ne consigliamo 5 da recuperare, o riscoprire, durante i mesi estivi.

Un'immagine dei più celebri robot degli anime

Ah, l'estate: afa, sudore, zanzare... per fortuna c'è sempre la possibilità di rimanersene a casa, al fresco, e magari approfittare del tempo libero per recuperare un po' di anime che, per un motivo o per l'altro, non si è riusciti a seguire nei mesi invernali.
Può essere anche l'occasione giusta per prepararsi all'arrivo della nuova incarnazione del primo, storico robot di Go Nagai approdato in Italia, ovvero Atlas Ufo Robot Goldrake/Grendizer, che a luglio ritorna con la nuovissima serie remake Grendizer U. Quindi attrezzatevi con un ventilatore, un divano comodo e una bella bibita fresca: stiamo per consigliarvi, in ordine rigorosamente sparso, 5 titoli a base di magli perforanti, fucili laser e combattimenti spaziali, tutti disponibili in streaming!

1. Brave Bang Bravern

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Brave Bang Bravern

Iniziamo, letteralmente, col botto! Brave Bang Bravern è l'ultimo, in ordine di tempo, anime prodotto dalla Cygames e diretto da Masami Obari, ovvero uno dei più famosi e apprezzati registi e mecha designer del Giappone.
La storia sembra inizialmente realistica e cupa, con un'esercitazione tra l'esercito americano e quello nipponico a bordo di real robot che viene bruscamente interrotta dall'arrivo di misteriosi invasori alieni, che in breve tempo compiono un'autentica carneficina su scala planetaria.
Ma bastano pochi istanti e l'arrivo dal cielo di uno sgargiante ed esaltatissimo super robot, il Bravern del titolo, a capovolgere le aspettative e catapultare lo spettatore in una scorribanda di episodi uno più folle e demenziale dell'altro.

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Arriva Bravern!

Bravern è una serie post-moderna nel senso più squisito del termine, che riprende tutti gli stilemi delle serie del passato (dal super robot trasformabile all'eroismo puerile, dalla "virile" amicizia/rivalità tra i protagonisti agli scontri all'arma bianca tra colossi di metallo) per sovvertire le aspettative, giocare con i cliché e, più in generale, far divertire da matti gli spettatori.
Non è sicuramente una serie perfetta, soprattutto per chi si aspetta coerenza narrativa e una manichea adesione all'impostazione "classica" del passato. Ma se non vi spaventa l'idea di assistere a momenti in cui i robot si cantano da soli la colonna sonora mentre combattono, agenti della CIA che provano a fare waterboarding ai suddetti robot, e tentativi di seduzione spudorata con tanto di atroci doppi sensi tra i suddetti robot e i rispettivi piloti, Bravern è decisamente la serie che fa per voi.

La trovate su Crunchyroll, sottotitolata.

2. Mobile Suit Gundam 0080: War in the pocket

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Un momento di Mobile Suit Gundam 0080: War in the pocket

Inizialmente gli anime robotici erano semplici: c'erano i cattivi che volevano conquistare il mondo, c'erano gli eroici piloti che, a bordo dei loro invincibili colossi d'acciaio, li combattevano per difendere l'umanità a colpi di pugni a razzo e tuoni spaziali.
Lentamente, però, le storie iniziarono a farsi più complesse, i confini morali più sfumati, i combattimenti più realistici. La prima, storica serie di Gundam rappresentò il passaggio più marcato dal genere "super" al genere "real". Con il tempo il marchio Gundam divenne sinonimo di storie più profonde e mature, di un approccio più incentrato sui personaggi che sugli scontri tra robot. C'è un titolo in particolare che ha fatto davvero la storia, e che viene sempre citato, e a ragion veduta, come uno dei più validi e belli dell'intero franchise. Stiamo parlando della miniserie 0080: War in the pocket, del 1989.

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I personaggi della serie

Lontano dai campi di battaglia che vedono impegnati Amuro Rei e Char Aznable, Alfred vive su Side 6, colonia spaziale lontana dal fronte. Alfred non sa molto del conflitto che sta infuriando da quasi un anno: per lui i robot sono solo oggetti da ammirare, quasi come se fossero giganteschi giocattoli. Quando stringe amicizia con Bernard non sa che la sua vita sta per essere sconvolta: Bernard è infatti un soldato di Zeon, in missione segreta per impedire lo sviluppo di un prototipo da parte della Federazione.
War in the pocket è, ancora oggi, una serie attualissima: un sofferto e doloroso atto d'accusa nei confronti della follia della guerra, che travolge e distrugge tutto e tutti.

Disponibile in home video grazie a Dynit e in streaming su Prime Video, consigliatissima.

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3. Pluto

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Atom in lacrime

Lo ammettiamo: qui stiamo barando un po'. Pluto non è una serie con i robottoni in senso canonico, quanto piuttosto un thriller fantascientifico più affine a Blade Runner che a Mazinger Z.
Ma è un tale capolavoro di scrittura che non possiamo fare a meno di consigliarlo accoratamente a chiunque ami le storie avvincenti, intricate e ricche di implicazioni morali ed etiche.
Nel futuro prossimo la robotica ha fatto passi da gigante, rendendo gli androidi più sofisticati quasi indistinguibili dagli esseri umani, anche se sempre soggetti alle leggi della robotiche che impediscono loro di nuocere alle persone. All'improvviso un misterioso sicario inizia a prendere i di mira, uno alla volta, i sette robot più potenti del mondo, e nulla sembra in grado di fermarlo.

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Gesicht in azione

Gesicht, poliziotto androide, è uno dei sette, e inizia a indagare sulle motivazioni di questo sfuggente killer, finendo per scoprire un complotto di spaventose proporzioni.
Tratto dal manga culto di Naoki Urasawa, uno dei più apprezzati e famosi autori contemporanei, Pluto è il remake di una ciclo di storie di Atom/Astroboy, l'iconico bambino robot creato dal Dio dei Manga Osamu Tezuka, che in Pluto ha un ruolo cruciale.

Intensa, intrigante e sorprendente, la serie animata che trovate in streaming su Netflix anche doppiata in italiano, è un gioiello da non lasciarsi sfuggire.

4. Back Arrow

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Il robot Briheight dell'anime Back Arrow

A Lingalind le persone vivono le loro esistenze convinte che il gigantesco e invalicabile Muro che li circonda sia la manifestazione della divinità, e che nulla possa esistere oltre esso.
I due principali Stati di questo micromondo, la Repubblica di Lutoh e l'Impero di Rekka, sono in perenne conflitto per accaparrarsi territori e le capsule Rakuho, artefatti che periodicamente vengono inviate dal Muro e che contengono oggetti tecnologici preziosi. Senza preavviso, però, una di queste capsule atterra rovinosamente in un piccolo villaggio. Dalla capsula esce un ragazzo, senza memoria del proprio passato ma assolutamente sicuro di provenire da "oltre il muro".

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Arrow e il suo Briheight

Ribattezzato Back Arrow, il ragazzo decide di mettersi in marcia per raggiungere il Muro, oltrepassarlo e scoprire la verità sulle proprie origini e sulla natura di Lingalind. Ad aiutarlo ci saranno alcuni degli abitanti del villaggio e, soprattutto, un potente Briheight, un automa alimentato dalla forza di volontà e dalla convinzione del suo pilota.
Diretta dal veterano Goro Taniguchi (Code Geass, Planetes), star dello studio Sunrise, Back Arrow è una serie divertente con una discreta realizzazione tecnica e diversi buoni momenti. Soprattutto, è una serie che cresce con il progredire degli episodi, rivelando poco alla volta le sue carte e la verità celata dietro il Muro.

In streaming su Crunchyroll, sottotitolata.

5. Tengen Toppa Gurren-Lagann

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Simon, Kamina e Yoko

Chiudiamo la nostra cinquina riproponendovi l'ultimo, grande classico del genere robotico: il titolo che ha probabilmente rappresentato la summa definitiva, e il punto d'arrivo, dell'intero genere.
Lo facciamo sia per il valore assoluto del titolo sia per celebrare l'ultima scintilla rivoluzionaria dello Studio Gainax, ora che il fallimento dello studio originario ha definitivamente chiuso un'epoca.
Nato per volontà di Hiroyuki Imaishi e Kazuki Nakashima, con il mecha design "estremo" di Yo Yoshinari e una colonna sonora strepitosa, Sfondamento dei Cieli Gurren-Lagann (Tengen Toppa Gurren-Lagann) è entrato di diritto nell'olimpo delle migliori serie robotiche, sublimando tutte le idee e le suggestioni dei decenni precedenti, dal mito del super robot di Go Nagai alla saga di Getter Robot di Ken Ishikawa.

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L'evoluzione finale del Gurren Lagann

Con un approccio di ampio respiro a temi cari alla fantascienza più estrema come il transumanesimo, i viaggi interstellari e la natura stessa dell'umanità nei confronti delle pulsioni evolutive e involutive, Gurren-Lagann è riuscito ad andare oltre l'impasse introspettiva in cui il titolo precedente dello studio Gainax, l'osannato Neon Genesis Evangelion, sembrava aver fatto arenare gli anime a tema robotico.
Il tutto con personaggi indimenticabili, momenti esaltanti e spettacolari scene d'azione.
Se non l'avete mai visto, rimediate. Se l'avete già visto e amato, vale sempre la pena rivederlo, e amarlo, un'altra volta.

Sia la serie che i due film riassuntivi li trovate nel catalogo di Prime Video.