La ruggine del titolo di American Rust, la serie tratta dal best seller di Philipp Meyer, traspare fin dalla fotografia scura e quasi decadente che racconta un pezzo d'America dimenticato da Dio e dagli uomini in Pennsylvania, come spiegheremo in questa recensione di American Rust, dal 25 ottobre su Sky Atlantic e NOW.
Ruggine americana
Jeff Daniels e Maura Tierney sono gli assoluti protagonisti di questa storia che racconta di due generazioni e del sogno americano perduto forse per sempre nella zona conosciuta come Rust Belt, la famigerata "Cintura della Ruggine", e più precisamente nel sud ovest della Pennsylvania. Generazioni che hanno smesso di credere che potranno andarsene nella grande città per realizzare i propri sogni. L'incipit di American Rust è emblematico: i personaggi e la cittadina al centro della vicenda vengono presentati attraverso i vari tipi di droga di cui fanno uso, "perché non hanno altro" per andare avanti, che sia per una malattia grave, per un dolore alle mani, per motivi personali e così via.
Tutto è volto a mostrare una strada senza bivio, senza via d'uscita, un vicolo cieco da cui non si può nemmeno tornare indietro facendo retromarcia. Ciò che attanaglia Del Harris, l'integerrimo capo della polizia locale interpretato da Jeff Daniels, è un caso di omicidio che potrebbe coinvolgere il figlio della donna che ama, Grace (Maura Tierney). Una donna danneggiata da un ex matrimonio infelice e da una vita fatta di lavoro stancante alla sartoria locale. Non è solo una questione etica e morale per Del, come accadeva al giudice interpretato da Bryan Cranston in Your Honor, perché qui è coinvolto il figlio appena diciottenne di Grace, un figlio "acquisito" quindi. E l'ex marito di Grace (Mark Pellegrino), un uomo costantemente ubriaco, le ronza sempre intorno lasciando poco spazio di manovra a Del, che per rispetto continua a fare un passo indietro.
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Morte del sogno americano
Cosa si è disposti a fare per amore, fino a dove ci si può spingere? L'amore può davvero portare a fare cose impensabili che non sono nemmeno parte del nostro DNA. American Rust non è tanto una serie sul whodunnit nella sua parte crime, ma sul cosa saranno disposti a fare i personaggi in nome di quello che è successo o che pensano sia successo quella fatidica notte. Daniels tratteggia un capo della polizia che ha sempre seguito le regole ma che sa anche adattarsi ai limiti che la cittadina mette ai suoi abitanti, così come ai forestieri, mentre Tierney offre un personaggio sommesso, arreso alla vita, un po' come tutti in paese. Ma la tristezza più grande la fanno provare i giovani protagonisti, i figli, la nuova generazione che ha già rinunciato prima ancora di cominciare a giocare, e in questo crea un interessante contrasto il personaggio di Lee, l'unica che è riuscita a "fuggire" nella grande città dove si è addirittura sposata e ora torna provocando scompiglio e riaprendo vecchie ferite.
Perché quella cittadina arrugginita è come se si fosse attaccata ai suoi abitanti che anche quando si allontanano sentono un richiamo a tornare facendosi anche del male, facendo passi indietro invece che avanti nella propria vita. Una ruggine che consuma lentamente e inesorabilmente tutto ciò a cui si attacca. L'ambientazione "campagnola" in questo show, pur tra qualche cliché, è un vero e proprio personaggio, che fagocita tutto ciò che ha intorno (i veri e propri personaggi della storia) consumandoli da dentro lentamente, mostrando un'America che spesso non vediamo, che ha dovuto fare molto presto i conti con la realtà capendo che il sogno americano in realtà è morto, era solo un'illusione. Questo viene sottolineato dalla fotografia e dalla regia, attentissime a far trasparire le espressioni vacue dei personaggi, il grigiore e la ripetitività delle loro vite di sopravvivenza.
Conclusioni
Concludiamo la recensione di American Rust lodando l‘impianto visivo volto a mostrare questa parte abbandonata dell’America di cui si parla poco, un drama familiare dalle tinte crime con due protagonisti azzeccati che vuole far emergere fin dove si è disposti ad arrivare per amore ma che proprio per questo suo intento sceglie una caratterizzazione alquanto pesante di ritmo, regia e fotografia che potrebbe non essere adatta a tutti i palati seriali.
Perché ci piace
- Regia fotografia, musica e scrittura presentano da subito l’ambientazione come un personaggio principale della storia, un parassita che consuma tutto intorno a sé.
- Le interpretazioni di Jeff Daniels e Maura Tierney.
- Il mostrare una parte inedita degli Stati Uniti e il crollo del sogno americano invece che, come accade spesso, la speranza.
Cosa non va
- La pesantezza di ritmo e contenuti potrebbe non essere adatta a tutti.
- Qualche cliché di troppo in alcuni personaggi e situazioni.