Alien: Pianeta Terra, recensione del finale: una storia ancora tutta da scrivere

Alien: Pianeta Terra è giunta alle battute finali. Ecco la nostra opinione sugli ultimi episodi della serie di Noah Hawley che ha portato sul nostro pianeta il temibile Xenomorfo. Su Disney+

Una scena della serie

È innegabile: Alien - Pianeta Terra è stato un tentativo affascinante di trasporre la saga cinematografica ideata da Ridley Scott in una forma puramente seriale, prendendo l'idea tanto semplice quanto terrificante di trasportare lo Xenomorfo, con tutto il suo ciclo vitale, sul nostro pianeta. Noah Hawley, però, creator della serie, non si è accontentato di questo mero incipit, del gelido terrore che dallo spazio giunge fino alle nostre più tiepide latitudini, ma ha piuttosto costruito una vicenda che racconta molto di più: dalla complessa gestione dell'IA, al concetto di umanità, società capitalistica, brama e etica scientifica.

Alien Terra Sydney Chandler Wendy
Il personaggio di Wendy in una scena

Sydney Chandler, Timothy Olyphant, Samuel Blenkin e un cast interamente azzeccato, fanno poi di questa serie un'opera di qualità, fatta per compiacere gli amanti della fantascienza ma che, in qualche modo, potrebbe scontentare quelli che si aspettano come star indiscussa la feroce creatura il cui design iconico di H.R. Giger ha fatto la storia del cinema. Eccoci quindi giunti alla conclusione di questo viaggio per tirare le somme ed esprimere un giudizio finalmente completo sull'intera serie, o meglio sulla sua prima stagione, alla luce degli ultimi due episodi. Ovviamente cercheremo di non spoilerare troppo ma, se non siete in pari con la visione vi consigliamo di tornare a leggerci più tardi.

Dove eravamo rimasti

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Gli ibridi

Nell'isola adibita a base scientifica della Prodigy la situazione sta assumendo una piega pericolosa: Wendy ha capito che riesce a comunicare con lo Xenomorfo tenuto segregato in laboratorio, Piumino (Slightly), spinto dal cyborg Morrow, sta cercando di trasportare fuori dalla base il face hugger, mentre Boy Kavalier sembra, nonostante le perdite, intenzionato a trarre maggior profitto possibile dalle creature aliene che ha sottratto dalla nave precipitata della Weyland-Yutani. Inutile dire che ormai ogni speranza di controllo è sfumata e, quando anche gli ibridi iniziano a prendere coscienza della condizione in cui versano, al pericolo alieno si aggiunge quello, forse ancora più letale, di menti umane acerbe e instabili in corpi dalle quasi infinite potenzialità.

La maggiore aderenza alla saga

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Lo Xenomorfo in Alien: Pianeta Terra

Nella recensione dei primi sei episodi della serie avevamo sottolineato come, pur essendo un'ottima storia di fantascienza, l'idea di Noah Hawley sembrasse tradire lo spirito della saga cinematografica alla quale si ispira. Nonostante, purtroppo, questi ultimi due episodi non ci abbiamo fatto completamente cambiare idea, abbiamo comunque riscontrato maggiore attenzione per le atmosfere e la tensione che caratterizzavano molti dei film. Lo Xenomorfo torna presente e pericoloso con una maggiore cura anche alla resa visiva, finalmente integrato alla perfezione sia nelle inquadrature che nella storia. Certo, la sua nuova svolta "domestica" può far storcere il naso ai puristi, ma nell'economia della vicenda sembrerebbe funzionare.

È tutto ancora da scrivere

Non scegliamo, però, il condizionale a caso in quanto Alien: Pianeta Terra nel proporre un finale piuttosto aperto concede pochissime risposte allo spettatore. La sorte dei personaggi principali rimane sospesa, così come alcune delle relazioni che li tengono legati, lasciando alla fine un senso di fame e incompletezza. Hawley in alcune interviste aveva dichiarato fin da subito che la storia fosse pensata per dipanarsi in più stagioni ma, anche se piuttosto appagati dalla piega presa dagli eventi, non riusciamo a placare l'insoddisfazione per una mancata conclusione, fosse stata anche solo apparente.

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Samuel Blenkin in una scena

Anche questo nostro giudizio, quindi, sembra destinato a rimanere parziale in attesa di una prossima stagione che, nel mentre scriviamo, ancora non è stata confermata. Al netto di tutto comunque Alien: Pianet Terra si conferma una serie efficace, appassionante e nel complesso godibile, che sceglie volutamente di discostarsi dal passato per raccontare con un diverso linguaggio il futuro; una produzione che ci sentiamo di consigliare a patto che cerchiate domande e non risposte e siate disposti ad attendere del tempo per una conclusione vera e propria. "L'attesa del piacere è essa stessa il piacere" diceva Lessing e se la pensate come lui allora questa è la serie che fa per voi.

Conclusioni

Gli ultimi due episodi di Alien: Pianeta Terra tratteggiano una serie che riprende in qualche modo le atmosfere tese della saga cinematografica, pur discostandosene attraverso il linguaggio e alcune tematiche. Il cast si conferma di ottimo livello e fa piacere riscontrare una maggiore cura nella resa e l’utilizzo dello Xenomorfo. C’è po’ di inevitabile delusione per un finale piuttosto aperto che non da alcuna risposta, anzi, fornisce nuove domande da approfondire in eventuali prossime stagioni.

Movieplayer.it
3.5/5

Perché ci piace

  • Il clima di tensione dovuto all'annidarsi di un mostro nell'ombra.
  • Lo Xenomorfo, ritratto con maggiore cura.
  • Le tematiche che continuano ad attualizzare e rendere interessante il titolo.
  • Le eccellenti interpretazioni del cast.

Cosa non va

  • Il finale aperto che non concede alcuna conclusione o risposta.