Abbiamo incontrato Alba Rohrwacher in occasione dell'anteprima romana di Hungry Hearts, film di Saverio Costanzo tratto dal libro Il bambino indaco di Marco Franzoso, presentato in concorso alla 71esima Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia, dove l'attrice è stata premiata con la Coppa Volpi. Grazie a un incontro inaspettato in un locale di New York, Mina e Jude, interpretati da Alba Rohrwacher e Adam Driver, si conoscono, si piacciono, si innamorano e alla fine si sposano: quella che sembra la classica storia d'amore tenero e quotidiano, si trasforma ben presto in un incubo. Mina, vegana ossessionata dalla purezza e diffidente nei confronti della medicina tradizionale, quando dà alla luce il suo primo figlio decide di adottare un regime alimentare particolare, che non contamini il piccolo con l'orrore della carne.
A causa del mancato apporto di proteine, il bambino comincia ad avere dei problemi di crescita e salute: Jude, sconvolto dal cambiamento della moglie, dapprima cerca di assecondarla e poi, per salvare il figlio, cerca di porre rimedio ai suoi comportamenti avvalendosi dell'aiuto di sua madre, Anne (Roberta Maxwell), che però inasprisce ancora di più la situazione.
Hungry Hearts è il quarto film per il grande schermo di Saverio Costanzo, qui alla sua seconda collaborazione con l'attrice Alba Rohrwacher, con cui aveva già lavorato in La solitudine dei numeri primi. Seguendo i suoi personaggi con l'interesse di un entomologo, il regista ne coglie la mutazione sia fisica che psicologica, deformando i loro corpi grazie all'utilizzo di grandangoli e obiettivi particolari, rendendo perfettamente l'idea di un'ossessione che intrappola e imprigiona i personaggi. Girato a New York in quattro settimane, Hungry Hearts è stato premiato a Venezia con la Coppa Volpi ad Adam Driver e Alba Rohrwacher per le migliori interpretazioni maschile e femminile.
Abbiamo parlato del film, nelle sale italiane dal 15 gennaio, proprio con Alba Rohrwacher, che ci ha raccontato di come sia stato bello ritrovarsi sul set con Costanzo e di come abbia affrontato il suo ruolo, nonostante la tragicità dei temi trattati, con entusiasmo e gioia.