Abbott Elementary ha un destino strano in Italia. Ha una bolla di persone, una nicchia oramai consolidata, che la segue e la apprezza, ma è meno conosciuta alla massa, forse anche per via della programmazione un po' infelice, a dispetto di quella settimanale negli Usa dove va in onda sulla ABC, un appuntamento oramai irrinunciabile per molti spettatori che l'hanno decretata una delle comedy più viste sulla tv generalista.
Da noi infatti arriva sempre in due tornate su Disney+, "costringendo" quindi il pubblico ad un binge watching per il quale non è stata scritta e pensata. Allo stesso tempo, non è solo il pubblico ad amarla oltreoceano ma anche la critica, che da anni la premia insieme alla creatrice e protagonista Quinta Brunson per la satira sociale che è riuscita a mettere in piedi sul sistema scolastico americano, soprattutto quello pubblico e locale della comunità black di Philadelphia.
Un'annata all'insegna del cambiamento
La terza stagione di Abbott Elementary - di cui arriva su Disney+ la seconda parte, in attesa della quarta stagione in autunno - dopo le Charter School inserite nel secondo ciclo di episodi (quelle che proliferano grazie ad investimenti privati danneggiando il sistema pubblico), alza ulteriormente l'asticella coinvolgendo il fantomatico distretto scolastico. Un'entità che finora avevamo sentito nominare solamente in versione astratta e che ora si figura attraverso tre new entry: Josh Segarra (che potreste aver amato nella comedy Apple The Big Door Prize), Benjamin Norris (Non ho mai...) e Kimia Behpoornia (Atypical) nei panni di tre giovani reclute del dipartimento, pieni di idee e voglia di migliorare le cose.
Proprio lo stesso atteggiamento naif col quale Janine era arrivata alla Abbott e per il quale viene tuttora presa in giro. La giovane insegnante vede in loro una possibilità di fare davvero la differenza, soprattutto dopo che le viene offerto un posto al distretto accanto al trio, e soprattutto dopo aver conosciuto Danny (Segarra), col quale trova una certa affinità elettiva. Affinità che potrebbe far ingelosire Gregory nonostante non avessero chiaramente voluto proseguire la loro relazione alla fine della stagione 2. Un triangolo amoroso destinato a mettere pepe nelle dinamiche della comedy e con un'alternativa altrettanto carismatica al "Jeremy Allen Black" come Ava (sempre la migliore di tutti) soprannomina Mr. Eddie in uno dei primi episodi.
Fare la differenza attraverso la comedy
Il messaggio idealista di fondo che si scontra continuamente con la realtà - e con la burocrazia, altro aspetto su cui gli autori sono pronti a fare satira in questa stagione di Abbott Elementary. Ironizzare e parodiare le tempistiche letargiche degli uffici statali, e i ridicoli ostacoli messi in piedi dall'amministrazione pubblica per migliorare il sistema, sono solo alcuni degli elementi al centro di questa terza stagione, che riesce a rinnovare la comedy ancora una volta. Non era per niente scontato ma è un'ulteriore testimonianza della scrittura brillante di Quinta Brunson. Non solo: continua la regia in stile mockumentary del racconto, coinvolgendo gli operatori anche nelle storyline dello show (come alcuni furti avvenuti nel quartiere per i quali potrebbero perdere la loro telecamera). Un modo per far riflettere e discutere anche gli spettatori a casa, in una comedy pensata per tutta la famiglia, e che potrebbe addirittura - non si sa mai - risvegliare le coscienze di alcuni di loro e farli passare all'azione.
Abbott Elementary: perché la serie che ha vinto ai Golden Globe è da vedere assolutamente
Dinamiche scolastiche in Abbott Elementary
Il cuore e la forza della serie sono poi le dinamiche tra i personaggi, non solo le questioni sentimentali di Janine. Anche quelle di Melissa (Lisa Ann Walter), il cui fidanzato sembra puntare alla proposta di un secondo matrimonio che la donna non vuole. Inoltre all'inizio troviamo una new and improved Ava, quasi preside dell'anno per il suo comportamento completamente diverso dal solito dopo aver scroccato la connessione ad Harvard durante l'estate; l'irrefrenabile ottimismo di Jacob e la solida disciplina di Barbara, che ha smesso di credere molto tempo fa nel distretto, ma i cui nuovi membri potrebbero aprire anche i suoi di occhi.
Non mancheranno infine anche in questa stagione le guest star, tra nomi nuovi e volti noti, pronti a tornare a scombussolare la vita dei protagonisti attraverso le loro famiglie, che cercano di tenere lontane dal posto di lavoro fallendo miseramente. Un nome su tutti? Tariq, l'ex fidanzato nullafacente e aspirante rapper di Janine, che ritroviamo come nuovo compagno di una delle madri degli alunni, di cui vorrebbe diventare il patrigno. Non serve aggiungere altro: già da questa premesse capite come le risate siano assicurate.
Conclusioni
Come spiegato nella nostra recensione, Abbott Elementary torna con una terza stagione ridotta per via del doppio sciopero ma non per questo meno frizzante, anzi tutt’altro. Quinta Brunson dimostra ancora una volta non solo la propria capacità di scrittura ma anche il saper raccontare uno spaccato della quotidianità sociale americana. Lo fa attraverso un ulteriore tassello del puzzle, il fantomatico distretto scolastico a cui dà corpo e voce attraverso tre nuovi personaggi destinati a scombussolare gli equilibri già precari all’interno della scuola.
Perché ci piace
- L’ingresso di Janine nel distretto scolastico.
- Il triangolo amoroso.
- Le storie personali dei docenti.
- Le guest star e le new entry.
Cosa non va
- Ha una comicità che non è per tutti, pur essendo generalista.