65: Fuga dalla Terra: ecco perché lo sci-fi con Adam Driver merita un'altra chance in 4K UHD

L'uscita Eagle con una brillante edizione a due dischi con il film in 4K UHD e in blu-ray, è l'occasione per riscoprire lo sci-fi con Adam Driver e sottolinearne, tra i tanti difetti, anche i lati positivi.

65: Fuga dalla Terra: ecco perché lo sci-fi con Adam Driver merita un'altra chance in 4K UHD

Non ha avuto un buon riscontro al botteghino e non ha avuto nemmeno i favori della critica, ma 65: Fuga Dalla Terra, pur restando un film con molti difetti e nel complesso decisamente inferiore alle attese, è comunque un prodotto da vedere per vari motivi: l'ambientazione decisamente particolare, il periodo storico molto singolare in cui si svolge tra meteoriti e dinosauri, ma anche la bravura di un Adam Driver che risulta sempre convincente.

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65: Fuga dalla Terra, Adam Driver e Ariana Greenblatt in una scena del film

Non è un caso dunque che Eagle Pictures abbia riservato al fantascientifico survival movie diretto da Scott Beck e Bryan Woods un trattamento davvero di riguardo, con un'edizione a due dischi che contiene il film anche nella versione top video, ovvero in 4K UHD, oltre che in quella blu-ray HD. L'occasione migliore dunque per scoprire questa avventura incredibile nella quale un'astronave a causa di una collisione con un asteroide precipita su un pianeta sconosciuto. Unici sopravvissuti il pilota Mills e una ragazzina.

L'uomo, la preistoria, i dinosauri: tutto da riscoprire in 4K UHD

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65: Fuga dalla Terra, Adam Driver in una scena del film

E allora perché, nonostante i tanti dubbi sul film, 65: Fuga Dalla Terra va riscoperto in homevideo? Perché proprio con l'edizione 4K UHD si possono apprezzare meglio quelli che sono i lati positivi del film. Scopriremo ben presto infatti che quel pianeta dove Mills e la ragazzina sono precipitati, è proprio la Terra, ma ben 65 milioni di anni fa. Ecco allora che la curiosità per come viene ritratto il nostro pianeta nella preistoria e come sono stati creati ambienti e creature, è davvero tanta.

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65: Fuga dalla Terra, Adam Driver e Ariana Greenblatt in una scena del film

Come la straniante sensazione di vedere un uomo posizionato nel tempo esattamente su quella Terra popolata dai dinosauri di quell'epoca, e non quelli dei nostri giorni "ricreati" stile Jurassic Park. Per non parlare del famoso meteorite che spazza via tutto... tutto questo, per essere esaltato al meglio, necessita ovviamente di un prodotto homevideo di qualità. Passiamo dunque ad analizzare l'edizione Eagle, che oltre a un'ottima resa tecnica ha anche un discreto pacchetto di extra..

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Un video che esalta la dura lotta per la sopravvivenza

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Sebbene la fotografia di 65: Fuga Dalla Terra non sia di quelle favorevoli a un quadro che colpisca l'occhio sul piano del dettaglio puro, forse anche a causa dei tanti effetti visivi, il video 4K UHD offre comunque immagini solide e una profondità più accentuata, fattori che portano a un ulteriore, anche se non eclatante, miglioramento rispetto al già buon blu-ray. C'è una maggiore nitidezza generale sui volti e gli incarnati, ma anche sugli abiti e le ambientazioni, soprattutto per quanto riguarda la lussureggiante foresta, con un upgrade nell'incisività del dettaglio di cui beneficiano tutti gli elementi del quadro: il sudore del protagonista, il sangue, lo sporco e tutto quanto comporta la dura lotta per la sopravvivenza, emerge in maniera netta con dovizia di particolari.

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65: Fuga dalla Terra, Adam Driver e Ariana Greenblatt in una scena del film

L'apporto di Dolby Vision e HDR riesce a rendere più efficace anche l'esperienza cromatica, con sfumature più ricche e più precise, e in genere colori solidi e intensi, soprattutto i verdi della vegetazione che trovano una vivacità significativa nel contesto di quello che resta un panorama preistorico piuttosto plumbeo e minaccioso. Il nero comunque è profondo e compatto, qualità fondamentale visto che il film si svolge per buona parte in condizioni di scarsa luminosità. Il rumore resta leggero, per una resa complessiva che consente una visione davvero piacevole.

L'audio porta nella preistoria tra i dinosauri

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65: Fuga dalla Terra, Adam Driver in una scena del film

Dal fronte audio arrivano altre buone notizie. C'è una traccia italiana in DTS HD 5.1 davvero valida, ma per chi vuole un'esperienza ancora più immersiva, il Dolby Atmos inglese garantisce un coinvolgimento più suggestivo. La spazialità è comunque già notevole nella traccia italiana: a dialoghi chiari e dal buon timbro, si associa una resa efficace della colonna sonora di Chris Bacon e Danny Elfman, ma soprattutto un impatto non banale degli effetti nelle tante scene di azione o in quelli ambientali, dal vento impetuoso al rumore dell'acqua. Tutti fattori che fanno lavorare i diffusori di buona lena con puntuale appoggio dell'asse posteriore. Soddisfacente anche l'impatto dei bassi, soprattutto in occasioni degli spari o dei potenti versi delle creature preistoriche.

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65: Fuga dalla Terra, Adam Driver in una scena del film

Naturalmente il Dolby Atmos offre uno step in più in termini di microdettaglio, potenza e profondità a livello di bassi, e può contare anche sullo sfruttamento della verticalità, come quando la pioggia arriva esattamente dall'alto. Il ruggito dei dinosauri è una delle cose che impressionano di più, ma colpisce anche il riverbero nelle caverne che nella traccia originale è molto più profondo.

Gli extra: 30 minuti tra scene eliminate, approfondimenti e storyboard

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65: Fuga dalla Terra, una scena del film

Discreto il pacchetto di contenuti speciali, con circa 30 minuti di extra che troviamo anche sul disco 4K UHD. Contributi sicuramente interessanti, però si poteva fare di più. Si comincia con alcune scene eliminate (per un totale di 8 minuti), seguite dalla featurette Scritto nella pietra: gli autori (4' e mezza) nella quale, oltre ad alcuni aspetti della regia, si racconta come l'idea di realizzare il film è di lunga data. Si prosegue con Il futuro di ieri: creare il mondo di 65: Fuga della terra (5'), dove si analizzano oggetti di scena, location, scenografie e sound design, poi Pianeta Primordiale (2' e mezzo), ovvero un breve sguardo di stampo documentaristico sulla Terra di 65 milioni di anni fa. In chiusura Risultato finale: dal concept allo schermo (10'), con gli storyboard a schermo intero contrapposti al prodotto finito.