E' finalmente giunto l'atteso debutto della serie tv nuova di zecca firmata dalla sceneggiatrice Diablo Cody, ex blogger spogliarellista salita alla ribalta per il pluripremiato Juno. Anche se la paternità dell'idea alla base dello show va attribuita niente meno che a Steven Spielberg, The United States of Tara è un serial al femminile e lo zampino della disinibita sceneggiatrice dai capelli corvini si sente tutto nella scrittura originale e anticonformista che non teme di affrontare apertamente temi spinosi come il sesso, la contraccezione, le pulsioni e le idiosincrasie delle donne. A incarnare tutti questi aspetti, e molti altri, è la protagonista della serie, Tara Gregson, esemplare piuttosto atipico di donna. Moglie e madre modello, impegnata in un lavoro creativo, l'arredatrice d'interni, che la gratifica e la soddisfa pienamente, Tara soffre purtroppo di una malattia psichica, una sorta di schizofrenia che si manifesta in momenti di particolare tensione o sconforto e che genera personalità multiple, alter ego della donna che appaiono all'improvviso prendendone il posto all'interno del nucleo familiare. Dalla teenager sessuomane T. al rude pistolero Buck fino alla casalinga perfetta Alice, le doppie e triple identità di Tara sconvolgono la quiete domestica costringendo l'amorevole marito di Tara e i due figli ad accettare la situazione con comprensione e un pizzico di rassegnazione, vivendo ogni crisi della donna come una stranezza passeggera su cui ridere (quasi) sempre.
A interpretare Tara è la straordinaria Toni Collette, musa australiana del cinema indie capace di risultare credibile anche nelle assurde situazioni in cui è costretta a calarsi nelle puntate dello show. Al suo fianco John Corbett, ex deejay 'Chris del mattino' di Un medico tra gli orsi apparso in Il mio grasso grosso matrimonio greco, qui nei panni del paziente e affascinante marito di Tara, Brie Larson (che ha sostituito Portia Doubleday), avvenente figlia diciassettenne, e il giovanissimo Keir Gilchrist alias Marshall, il figlio che tutte le madri vorrebbero.
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Mentre Max e i figli cenano arriva Charmaine, sorella di Tara, che ha un appuntamento con la donna per recarsi a un convegno, ma dopo aver visto la mutazione di Tara appare visibilmente seccata. Charmaine attira Max nel ripostiglio per parlare e biasima la sorella per il suo comportamento delirante, insinuando che quella di Tara non è neppure una vera malattina. Ci pensa Max a difendere la moglie evitando di cedere alle lusinghe di Charmaine.
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Più tardi Tara, tornata finalmente se stessa, si scusa con Marshall e con il marito per le difficoltà che la famiglia deve affrontare a causa della sua malattia, ma il figlio si schernisce sostenendo che Tara rende tutto il nucleo familiare più interessante. Nel frattempo Kate è per la strada, in attesa di qualcuno. Finalmente il suo ragazzo arriva a bordo di un'auto scura. Benjamin è un tipo eccentrico dal look dark che parla giapponese e non ha un grande rispetto per il sesso femminile.
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Tara rientra in macchina e, dopo un momento di crisi, afferra occhiali e sigaretta trasformandosi in un altro dei suoi alter ego, il rude Buck. Quando fa ritorno a casa e Max e Marshall si rendono conto che Tara non è più in sé è ormai troppo tardi: i due rischiano di perdere il saggio di danza di Kate per la quale Marshall ha cucinato dei deliziosi Muffins e così decidono di portare con loro Buck.
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Movieplayer.it
3.0/5