J.J. Abrams e Steven Spielberg: galeotto fu l'8mm

Il regista di Star Trek spiega come è nata l'idea di collaborare con Spielberg per realizzare il misterioso Super 8.

Il San Diego Comic-Con è l'occasione per far parlare il regista J.J. Abrams della sua nuova fatica registica, il misterioso Super 8. Il film nasce da un'inedita collaborazione tra il il papà di Lost e il mago della fantasia. Secondo le prime informazioni fornite dallo stesso J.J. Abrams, Super 8 verrà girato in 2D a partire da settembre. "Secondo me gli occhialini rengono le cose più scure. Puoi aggiustare il tutto, ma all'inizio l'effetto è quello di un indebolimento, Il 3D non mi convince pienamente" ha spiegato il regista, evitando di fornire dettagli sul segretissimo plot del suo ultimo progetto, ma svelando l'origine della decisione di collaborare con Spielberg. Quando frequentava il college, Abrams venne chiamato insieme a un amico per riparare un paio di vecchie pellicole girate da Spielberg in 8mm intitolate Firelight e Escape to Nowhere. I due aggiustarono le pellicole e vennero pagati 300 dollari. "Tempo dopo ho proposto a Steven Super 8. Al momento è presto per parlare della trama. E' un film creato nello spirito dei film Amblin che Steven girà molti anni fa. E' personale e iper-reale" conclude J.J. Abrams.

Super 8 è ispirato alle pellicole scritte e dirette da Steven Spielberg negli anni '70 e '80. Il progetto parlerà di persone comuni la cui vera natura emerge nel momento in cui vengono messe alla prova da incontri con realtà fantastiche e aliene. Fonti di ispirazione saranno i capolavori spielberghiani Lo squalo, Incontri ravvicinati del terzo tipo ed E.T. L'Extraterrestre. Di seguito il suggestivo teaser italiano di Super 8.