Tutto è cominciato quando Kevin Rogers, un gay di Nashville, ha partecipato a una serata comedy di Tracy Morgan in un club locale, dove l'attore si è lanciato in un monologo di satira sui gay, sul problema del bullismo, sulla parità dei diritti e via dicendo, usando frasi del tipo "se avessi un figlio gay lo accoltellerei" oppure "piantatela con la lagna del bullismo". Il sentimento di satira era ovvio, ma la scelta delle parole è stata probabilmente troppo pesante e una volta tornato a casa il signor Rogers ha messo on line un post sul suo profilo di Facebook che ha fatto il giro del web alla velocità della luce, sollevando una marea di polemiche. In merito allo scandalo che si è creato, Tina Fey autrice, e co-interprete insieme a Morgan, della comedy series 30 Rock ha dichiarato che ovviamente ogni comico ha il diritto di usare il materiale che ha nella forma che più si avvicina al suo stile e a quanto vuole 'pungere' il pubblico, ciononostante ha continuato dicendo che "le immagini di violenza del monologo di Tracy mi hanno disturbato poichè i crimini di odio contro la comunità GLBT sono ancora oggi, purtroppo, una realtà quotidiana".
Anche Cheyenne Jackson, attore gay interprete di 30 Rock, ha detto la sua, affermando di essere rimasto disgustato e sconvolto dalla tirata omofobica di Tracy, che dovrebbe ricordare che il linguaggio ha un profondo impatto sul pubblico e sui giovani. Ma c'è anche chi difende Morgan come l'attore comico Chris Rock che dal suo Twitter ha replicato "non so voi cosa ne pensiate, ma non mi piace l'idea di vivere in un mondo dove Tracy Morgan non possa dire st*te, per quanto inappropriate". Intanto i rappresentanti di Tracy hanno rilasciato un comunicato in cui dichiara "Voglio inoltrare le mie scuse ai fans e alla comunità GLBT per le parole usate durante il mio recente monologo a Nashville. Non sono una persona violenta e non condono atti di violenza di nessun genere. Nonostante io sia un comico dalle pari opportunità, e i miei amici sanno che è così, anche nel contesto di un comedy club lo 'scherzo' è andato troppo oltre e non è stato divertente in nessun contesto".
Oggi come oggi è estremamente facile scivolare su insidiose bucce di banane politically incorrect e per quanto sia difficile delineare le sfumate linee del sarcasmo e della commedia è anche vero che nella società di oggi è facile fraintendere e capire ciò che si vuole. E' ben triste che i comici debbano fare attenzione a quello che dicono perchè si arriva a sfiorare qualcosa di ancora più inquietante e cioè la censura; ma è anche vero che i personaggi dello spettacolo, le star, gli idoli dei giovani, hanno una responsabilità importante, che forse non hanno chiesto e nemmeno meritano, ed è quella di essere d'esempio. Una delle star che più stanno marciando su questo fronte è forse la diva del pop Lady Gaga, che sabato scorso è intervenuta a Roma in occasione dell'Europride per cantare il suo ultimo singolo, Born this Way, che è diventato una sorta di inno per tutti quelli che non sono conformi alla massa, per i suoi little monsters, per tutti quelli che hanno il coraggio, l'orgoglio e la gioia di festeggiare la propria unicità. La cantante ha catalizzato l'attenzione sulla sua performance al Circo Massimo, che ha chiuso il percorso dei manifestanti, partito nel pomeriggio da Piazza dei Cinquecento. Un corteo colorato e festoso, al quale non sono mancate le consuete note trasgressive, ma soprattutto un corteo al quale hanno preso parte anche tanti etero e i bambini. Lady Gaga ha accolto i manifestanti in parrucca verde e avvolta in un abito di Gianni Versace (uno degli ultimi disegnati dallo stilista scomparso) e ha diviso il suo intervento tra parole e musica. Prima di lasciare Roma, la cantante ha rilasciato un commento su Twitter: "Un'esperienza magica, sono emozionata" e ha confermato la sua promessa di continuare il suo impegno a favore della comunità gay.