Trent'anni dopo la tragica e misteriosa scomparsa di Natalie Wood, la sorella dell'attrice ha chiesto alle autorità di Los Angeles di riaprire le indagini sull'accaduto, convinta che grazie alle moderne tecnologie e le attuali procedure in ambito investigativo sarà possibile trovare una soluzione definitiva al mistero, un po' come è successo in Italia per il giallo dell'Olgiata. Il portavoce dello sceriffo della contea di Los Angeles, Steve Whitmore, ha confermato che il caso è stato riaperto, grazie anche ai nuovi elementi utili alle indagini che sono stati recuperati dai detective.
La bella attrice di Gioventù bruciata e West Side Story annegò al largo dell'Isola di Santa Catalina, in California, durante una gita in barca, nel novembre del 1981. Con lei, sullo yatch, c'erano anche suo marito, l'attore Robert Wagner e Christopher Walken, che in quel periodo recitava con la Wood nel fantascientifico Brainstorm - Generazione elettronica. Nonostante la morte dell'attrice sia stata archiviata come un incidente, dovuto al fatto che Natalie era scivolata in mare di notte dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo, si è ipotizzato che possa essersi trattato anche di un omicidio e che ai quei tempi la diva aveva una relazione con Walken.
Per quanto riguarda Wagner, sembra che l'attore abbia accolto con serenità la decisione di riaprire il caso: "Nonostante nessuno della famiglia Wagner sia stato informato dallo sceriffo della contea di Los Angeles" - ha detto un suo portavoce - "hanno dato il loro completo sostegno alle indagini e sono convinti che le nuove informazioni sul caso siano attribuite a fonti affidabili, e non a quelle che negli ultimi trent'anni hanno cercato di trarre profitto dalla tragedia."