Richard Linkalter ha iniziato le riprese del suo nuovo film, New Wave, incentrato sul dietro le quinte di Fino all'ultimo respiro e dove Zoey Deutch interpreterà l'iconica Jean Seberg. Poche ore fa l'attrice ha svelato il look che avrà nella pellicola.
La Deutch ha rivelato il suo look da Jean Seberg su Instagram. Il film riunirà l'attrice e Linklater dopo Tutti vogliono qualcosa del 2016.
New Wave sarà il primo progetto di Linklater girato interamente in lingua francese e ricostruirà la storia della creazione del movimento della Nouvelle Vague nel cinema francese e concentrandosi sulla produzione di Fino all'ultimo respiro di Jean-Luc Godard, avvenuta nel 1959.
Tra i personaggi del film ci saranno registi leggendari come Jean-Luc Godard, Jean Cocteau, Robert Bresson, Roberto Rossellini, Jean-Pierre Melville, Eric Rohmer e Jacques Rivette, la maggior parte dei quali è stata responsabile dell'ascesa della Nouvelle Vague negli anni Sessanta. Al momento non si conoscono altri dettagli sul casting.
Fino all'ultimo respiro
Basato su un soggetto di Truffaut e Chabrol e girato con un budget ridottissimo nell'arco di tre settimane, Fino all'ultimo respiro arriva nelle sale francesi nel marzo 1960 e richiama due milioni di spettatori al box office nazionale, mentre in estate conquista l'Orso d'Argento al Festival di Berlino per poi approdare nel resto del mondo, America inclusa. Tutta la narrazione è costruita attorno alla figura di Michel Poiccard, giovane criminale inseguito dalla polizia che, giunto a Parigi, condivide un'effimera passione con una studentessa di nome Patricia Franchini.
Jean-Luc Godard: un documentario sul regista racconterà anche il suicidio assistito
Godard rovescia i canoni della scrittura e del montaggio, ambienta gran parte del racconto all'interno dell'appartamento in cui Michel e Patricia consumano il loro amore e sfrutta appieno quella libertà espressiva alla base dei principi della Nouvelle Vague; e trova in Jean-Paul Belmondo un interprete perfetto per incarnare lo charme galeotto di Michel, affiancandolo alla bellezza androgina e sbarazzina di una Jean Seberg altrettanto iconica.