Oggi è una delle attrici più richieste di Hollywood ma all'inizio della carriera, quand'era giovanissima, Zendaya ha dovuto affrontare le proprie insicurezze.
L'attrice ne ha parlato in un'intervista a W Magazine, nella quale ha raccontato di essere cresciuta molto grazie ai primi casting ai quali partecipò agli esordi.
Le insicurezze vinte da Zendaya
"Ero una bambina timida e ho acquisito fiducia in me stessa e un senso di identità quando ho iniziato a fare provini" ha spiegato la star di Challengers "Mi creavo i miei outfit, mi facevo i capelli e il trucco da sola. Entrare in personaggi diversi mi ha aiutata ad uscire dal mio guscio".
Non solo la timidezza ma anche l'altezza è stata un limite:"Timida e alta. Ma non tanto quanto mia madre. Lei è alta 1.94 m da quando aveva 16 anni, quindi non ho nulla di cui lamentarmi".
L'amore per la recitazione della star di Challengers
Zendaya ha spiegato quali sono i motivi per i quali ama così tanto il suo lavoro e la recitazione:"Mi dà lo spazio per essere meno autocritica e sperimentare, perché non devo affrontare le conseguenze delle azioni del mio personaggio nella vita reale. Quando sono Rue o quando sono Tashi [i personaggi in Euphoria e Challengers] posso semplicemente lasciarmi andare, lasciare spazio all'istinto e non giudicarmi perché non sto giudicando loro".
Nell'ultimo biennio, Zendaya ha recitato in film di successo come Dune - Parte Due di Denis Villeneuve e Challengers, diretto dal regista nostrano Luca Guadagnino, che le ha permesso di ricevere una candidatura ai Golden Globe.