Woody Allen: Ronan e Dylan Farrow "indignati" per l'intervista a Soon-Yi

Dopo l'intervista in cui Soon-Yi parla di Mia Farrow, Ronan e Dylan hanno voluto replicare alle dichiarazioni e ribadire le proprie accuse contro Woody Allen.

Ronan e Dylan Farrow hanno voluto commentare le dichiarazioni fatte da Soon-Yi Previn, la moglie del regista Woody Allen, durante un'intervista rilasciata al New York Magazine in cui accusa Mia Farrow di sfruttare il movimento #MeToo per presentare ai media la figlia come se fosse una vittima. L'articolo è stato scritto da Daphne Merkin, amica del filmmaker, e Ronan ha criticato duramente l'articolo: "Come giornalista sono sconvolto dalla mancanza di attenzione per i fatti, per il rifiuto a includere le testimonianze in prima persona che contraddirebbero le menzogne contenute nell'articolo, e per aver evitato di includere le risposte complete date da mia sorella. I sopravvissuti agli abusi meritano di meglio".

Soon-Yi ha inoltre accusato la Farrow di averla picchiata da bambina: "Si tratta di qualcosa difficile da immaginare, ma non riesco realmente ad avere un ricordo positivo della mia infanzia con lei".

Ronan ha però replicato: "Devo tutto quello che ho a Mia Farrow, è una madre devota che ha attraversato l'inferno per la sua famiglia e tutto mentre creava una casa piena d'amore per noi. Ma questo non ha mai fermato Woody Allen e i suoi alleati nel condividere storie che attaccano e sviliscono mia madre per sviare le credibili accuse di abusi fatte da mia sorella".

La stessa Dylan ha voluto aggiungere che l'intervista contiene delle strane bugie su Mia Farrow e non contiene alcun riferimento alle prove dimostrate in tribunale o la terapia seguita dal regista a causa dell'ossessione per il corpo della figlia. La donna ha aggiunto: "Nessuno mi sta usando proponendomi come una vittima. Continuo a essere una donna adulta che da vent'anni ribadisce accuse credibili, sostenute dall'evidenza".

Ricordiamo che sull'onda del rilancio delle vecchie accuse di abusi sessuali mosse a Woody Allen, il regista si è ritrovato a difendersi nuovamente dagli attacchi mediatici della sua ex-moglie e della sua famiglia, ma è stato rinnegato da molti attori che hanno lavorato con lui. Questo ha portato alla cancellazione della release del suo ultimo film, prodotto da Amazon Studios.