Woody Allen è tornato al Festival del Cinema di Venezia questo fine settimana per la prima mondiale di "Coup de Chance", un thriller romantico in lingua francese che segna il suo 50° film, forse l'ultimo. Il film rappresenta l'abbraccio reciproco tra il regista e il continente europeo. Intervistato da Variety, il regista ha ribadito la sua innocenza rispetto alle accuse fatte dalla ex moglie Mia Farrow e dalla figlia Dylan di averla molestato la figlia.
Non solo. Il regista newyorkese si è vantato di non aver mai ricevuto lamentele da parte delle attrici con cui ho lavorato sul set.
"Ho detto anni fa che avrei dovuto essere il poster boy del movimento #MeToo e si sono tutti turbati per questo. Ma la verità è che è vero. Ho realizzato 50 film. Ho sempre avuto ruoli molto buoni per le donne, ho sempre avuto donne nell'equipaggio, le ho sempre pagate esattamente come ho pagato gli uomini, ho lavorato con centinaia di attrici e non ho mai, davvero mai, ricevuto una singola lamentela da nessuna di loro in nessun momento. Nessuna ha mai detto: 'Lavorando con lui, è stato cattivo o mi ha molestato'. Non è mai stato un problema. Le mie montatrici sono state donne.Per me non ha mai rappresentato un problema. Assumo chi ritengo adatto per il ruolo. Come ho detto, ho lavorato con centinaia di attrici, attrici sconosciute, star, attrici di livello medio. Nessuna si è mai lamentata, perché non c'è mai stato nulla di cui lamentarsi".
I GUAI DI WOODY ALLEN
Nella vicenda tra Woody Allen e sua figlia Dylan Farrow, le accuse di abusi sono state avanzate da Dylan Farrow e sostenute dalla moglie di Allen, Mia, e dal figlio Ronan, autore della celebre inchiesta giornalista che ha avviato l'affaire Harvey Weinstein che ha poi avviato il movimento #MeToo. Tuttavia, è fondamentale notare che Allen è stato dichiarato innocente dopo un'indagine legale. Questo caso ha suscitato dibattiti accesi, poiché alcuni membri della famiglia di Allen sono stati critici nei suoi confronti, mentre altri hanno sostenuto la sua innocenza.