Il primo teaser di Witch Hat Atelier conferma l'altissimo livello visivo dell'adattamento di BUG Films. Rena Motomura sarà Coco e Natsuki Hanae interpreterà Qifrey. L'anime approderà nella primavera 2026 dopo un rinvio pensato per migliorare la qualità artistica.
Una produzione in cerca di perfezione per Witch Hat Atelier
Quasi dieci anni dopo l'uscita del manga, Witch Hat Atelier si prepara al debutto animato con un primo teaser che ha immediatamente monopolizzato l'attenzione degli appassionati. Le immagini rivelate sembrano essere all'altezza dell'opera di Kamome Shirahama, il cui tratto raffinato e intricato era considerato una sfida quasi impossibile da trasportare sullo schermo.
BUG Films, che solo nel 2021 si è affacciato nell'industria, aveva annunciato il rinvio dell'anime dal 2025 al 2026 per garantire "la massima qualità e fedeltà alla fonte, soprattutto per la complessità visiva dei suoi elementi magici". Una scelta che all'epoca aveva generato preoccupazione, soprattutto considerando i problemi produttivi che avevano colpito Zom 100: Bucket List of the Dead; ora, però, il teaser sembra dimostrare che la prudenza non era sinonimo di debolezza ma di ambizione.
Tra i dettagli confermati spicca la presenza vocale di Rena Motomura nel ruolo della protagonista Coco e di Natsuki Hanae - indimenticabile voce di Tanjiro Kamado di Demon Slayer - che interpreterà Qifrey. La combinazione di un cast di primo livello e una direzione estetica così accurata alza le aspettative per uno degli anime più attesi della primavera 2026 su Crunchyroll.
Coco, Qifrey e un mondo in cui la magia è tutto
La storia si svolge in un mondo dove la magia è onnipresente e imprescindibile, ma allo stesso tempo proibitiva: solo chi nasce con il potere può ottenerla. Coco, figlia di una sarta e osservatrice incantata delle streghe, nutre il sogno che le è sempre stato negato. L'incontro con Qifrey cambia però la traiettoria della sua vita: il misterioso stregone nota che nel suo talento sartoriale c'è molto più di quello che appare. La curiosità della ragazza trova la sua occasione quando spia Qifrey in azione e scopre che il libro illustrato che porta con sé fin dall'infanzia è in realtà un grimorio. Nel suo primo tentativo di lanciare un incantesimo provoca un incidente devastante, salvato solo dall'intervento dell'uomo.
Qifrey capisce allora che Coco potrebbe essere la chiave per rintracciare un gruppo segreto di eretici che si appropriano di magie proibite. La prende sotto protezione, portandola nel suo Atelier, dove la formazione magica deve conciliarsi con una convivenza tutt'altro che facile: gli altri apprendisti non sono sempre pronti a condividere spazio, potere e destino con una ragazza apparentemente "non nata per la magia".
È qui che Witch Hat Atelier costruisce la sua identità: non solo un racconto di crescita, ma un viaggio nell'etica del potere, nella responsabilità del sapere e nella bellezza - e pericolosità - della curiosità.