Will Smith è stato molto prudente nella sua carriera, scegliendo i ruoli con accuratezza. Soprattutto quando è diventato famoso. L'attore ha confessato di aver provato a scrollarsi di dosso gli stereotipi razziali puntando a ruoli che sarebbero stati offerti a una star come Tom Cruise.

Will Smith, oggi 53enne, ha fatto il bilancio della sua carriera in un'intervista a GQ spiegando di aver puntato a ottenere ruoli mainstream in film come Independence Day, Hitch e Aladdin in modo da poter "raffigurare l'eccellenza nera accanto alle mie controparti bianche":
'Volevo interpretare i ruoli che avreste affidato a Tom Cruise. Volevo essere un supereroe".
Questo è il motivo che ha spinto Will Smith a evitare ruoli e opere sulla schiavitù per gran parte della sua carriera:
"Nella prima parte della mia carriera... non volevo mostrare i neri in quella luce... La prima volta che ci ho pensato è stato per Django Unchained. Ma non volevo fare un film sulla schiavitù incentrato sulla vendetta".
Adesso, con l'uscita imminente della sua ultima fatica, Emancipation, Smith si è sentito finalmente pronto ad affrontare il tema che per lui aveva rappresentato a lungo un tabù. Al centro della storia, diretta da Antoine Fuqua, troviamo Peter, uno schiavo fuggito da una piantagione della Louisiana dopo aver rischiato di essere ucciso a colpi di frusta da uno dei suoi sorveglianti. Mentre viaggia verso nord per unirsi all'esercito dell'Unione, Peter dovrà fare affidamento sul suo ingegno, sulla sua fede incrollabile e sul suo profondo amore per la sua famiglia per sfuggire ai suoi inseguitori, ai loro feroci segugi e alle infide paludi della Louisiana.
Emancipation, interpretato anche da Ben Foster e Mustafa Shakir, approderà prossimamente su Apple TV+. La piattaforma ha prodotto e finanziato il dramma storico costato 120 milioni di dollari.