Tra critiche e sospetti, Will Smith prova a chiarire la questione intelligenza artificiale che ha circondato il suo recente tour musicale. Dopo l'accusa di aver "falsificato" il pubblico con tecnologie digitali, l'attore e rapper condivide nuovi contenuti dai suoi concerti, ribadendo, almeno visivamente, il legame autentico con i fan.
Will Smith risponde alle accuse di AI con nuovi video dal tour
Durante il tour Based On a True Story 2025, che ha toccato città come Cardiff, Berlino, Parigi e Londra, Will Smith ha cercato di documentare l'energia degli spettacoli attraverso i suoi canali social. Il polverone mediatico era nato da un video pubblicato su YouTube Shorts, in cui alcuni spettatori apparivano distorti o con testi indecifrabili sui cartelloni, alimentando le accuse di utilizzo di intelligenza artificiale.
In risposta indiretta, Smith ha condiviso su Instagram nuove foto dal concerto di Cardiff, in cui il pubblico appare in carne e ossa, tra luci e palcoscenici vividi. Sebbene l'attore non abbia affrontato direttamente le accuse, queste immagini hanno chiaramente lo scopo di ribadire la genuinità della folla e dell'esperienza live.
I fan, commentando i post, hanno sottolineato la differenza tra l'effetto artificiale del primo video e l'autenticità delle nuove foto, confermando un appoggio caloroso e reale.
Il dibattito sull'uso dell'AI negli eventi
Il caso Smith mette in luce una questione più ampia: la crescente diffusione dell'intelligenza artificiale nella promozione di eventi e concerti. In un'epoca in cui i contenuti digitali possono essere manipolati con estrema facilità, la distinzione tra realtà e simulazione diventa sempre più sottile, soprattutto nel settore musicale e dello spettacolo dal vivo.
Questo approccio evidenzia anche la vulnerabilità delle star di fronte a sospetti di manipolazione digitale, dove la percezione pubblica può cambiare rapidamente a causa di dettagli visivi o piccoli errori nei contenuti condivisi online. Il caso sottolinea l'importanza di equilibrio tra innovazione digitale e trasparenza, dimostrando come anche un artista di grande fama possa trovarsi al centro di dibattiti sull'autenticità dei contenuti che propone.