Veruschka e Stuart Milk al Torino GLBT Film Festival

Ancora due ospiti per la kermesse GLBT torinese, che ormai volge al termine: la top model e il nipote di Harvey Milk.

La contessa Veruschka von Lehndorff, prima top model a essere riconosciuta tale, "la donna più bella del mondo" secondo il
grande fotografo Richard Avedon e icona leggendaria immortalata nel manifesto di Blow Up di [PEOPLE]Michelangelo
Antonioni[/PEOPLE], è apparsa al 26esimo Torino GLBT Film Festival come testimonial della sezione Think Pink! Non solo moda. In suo onore è stato presentato Veruschka: A Life for the Camera diretto da Paul Morrissey e Bernd Böhm, con la sceneggiatura scritta dalla stessa protagonista: un documentario d'autore sulla modella dalla vita leggendaria e che in Italia divenne un simbolo grazie anche a Emilio Pucci, che ne fece l'icona del look optical.
Veruschka ha incontrato pubblico e giornalisti ieri mattina al Blah Blah, che per l'occasione ha ospitato una proiezione de La natura, la pazienza e il sogno nelle immagini della 130, il breve film pubblicitario del 1969 realizzato da Valentino Orsini, prodotto da Cinefiat e conservato presso l'Archivio Nazionale Cinema d'Impresa di Ivrea. Protagonisti, il fotografo Franco Rubartelli e Veruschka.

In Italia grazie a Equality Italia, rete sui diritti civili, Stuart Milk ha presentato Stonewall Uprising di Kate Davis e David Heilbroner, del 2010, che ripercorre quel 28 giugno 1968, la notte che ha sconvolto e cambiato
il mondo gay. Nipote di Harvey Milk, Stuart - consigliere di Barack Obama - è il Presidente della Fondazione dedicata allo zio, politico statunitense negli anni '70, militante del movimento di liberazione omosessuale e primo componente delle
istituzioni statunitensi apertamente gay.

Sono stati presentati inoltre:
In anteprima italiana Il richiamo di Stefano Pasetto, con Francesca Inaudi, César Bordòn, Alessio Doglione, Arturo Goetz, Guillermo Pfening, presentato nella sezione Binari Lungometraggi. La passione travolgente tra due donne italiane che vivono a Buenos Aires e che vogliono rompere con il proprio passato.

Per il Concorso Lungometraggi Stadt Land Fluss (Harvest) esordio alla regia di Benjamin Cantu che mette in scena una tenera storia di educazione sentimentale tra due giovani apprendisti agricoltori al sud di Berlino.

Per la sezione Vintage: Italia 150. Il nostro Risorgimento il raro Bionda fragola di Mino Bellei del 1980, tra le prime commedie italiane a sdoganare l'omosessualità; Vite di Ballatoio di Daniele Segre che ritrae i belli di notte della Torino anni Ottanta; Quam Mirabilis di Alberto Rondalli, che mette in scena l'amore tra una monaca di clausura e una novizia e la loro fuga dal convento; Quartetto Basileus di Fabio Carpi, amara e tormentata riflessione sulla vecchiaia in cui l'omosessualità repressa è una rivelazione ammaliante e devastante allo stesso tempo.

Per Open Eyes: Lesbian Romance Elena Undone di Nicole Conn che segue la storia della bella Elena, moglie e madre modello che non immaginerebbe mai di potersi innamorare di una donna, finché non incontra la scrittrice lesbica Peyton.