I produttori del film di Roman Polanski in concorso a Venezia 2019, tra cui Luca Barbareschi, hanno minacciato il ritiro del film dal Festival dopo le dichiarazioni della presidente di giuria, Lucrecia Martel.
Nella conferenza stampa di presentazione del Festival, infatti, la regista argentina ha dichiarato: "Non riesco a scindere l'artista dall'opera, anzi, per me la cosa interessante di un'opera d'arte è proprio il fatto che vi traspare l'autore. La presenza di Roman Polanski in concorso, dopo ciò che ha fatto in passato, mi mette a disagio tanto che non parteciperò alla serata di gala in onore del suo film. Non sarebbe giusto nei confronti di tutte le donne che rappresento, delle donne argentine vittima di stupro".
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Luca Barbareschi, che è tra i produttori del film L'ufficiale e la spia, si è dichiarato molto offeso dalle parole di Lucrecia Martel e ha minacciato di ritirare l'opera di Roman Polanski dalla competizione in caso di mancate scuse da parte della presidente di giuria. La Martel, nella serata di giovedì, ha rilasciato una nuova dichiarazione ufficiale in cui sosteneva che le sue parole erano state fraintese dai tanti media che le avevano riportate. Sembra infatti che in alcuni articoli spagnoli e italiani sia comparsa la falsa informazione secondo cui Lucrecia Martel avrebbe rifiutato di vedere il film. Nella nuova nota inviata alla stampa, la regista ha continuato a dire che, pur non riuscendo a separare il lavoro dell'autore dalla sua biografia, ritiene giusto che J'Accuse sia in concorso, anche perchè per un Festival è vitale porre certe domande.
Le "scuse" della Martel pare siano riuscite a placare l'animo dei produttori, che hanno subito confermato quanto il programma di Venezia 2019 già prevedeva: il nuovo film di Roman Polanski sarà presentato in anteprima mondiale domani, venerdì 30 agosto.