Per quanto Marvel non abbia rivelato poi molto sulla fase 4 dell'UCM, sappiamo che lo standalone su Black Widow dovrebbe arrivare nella primavera del 2020 e che sarà Cate Shortland a dirigerlo. La novità è che Vedova Nera potrebbe essere il primo cinecomic della Marvel ad avere un rating R, cioè ad essere vietato ai minori.
Sulla trama del film con protagonista Scarlett Johansson si sa ancora molto poco ma secondo voci insistenti dovrebbe esplorare l'oscuro passato della giovane assassina, ex agente del KGB, e di come sia poi passata al servizio dello S.H.I.E.L.D. Black Widow potrebbe essere, dunque, una storia molto più oscura di quelle che solitamente l'UCM racconta. Charles Murphy di That Hashtag Show ha riportato in un tweet d aver sentito parlare per la prima volta del film nel dicembre 2017. L'indecisione già all'epoca era se renderlo o meno un film vietato ai minori. Un'opera con rating R sarebbe sembrata improbabile per la Marvel fino a poco tempo fa, ma sembra che l'acquisizione di Fox da parte della Disney abbia cambiato le carte in tavola. Secondo alcuni rumor, Marvel potrebbe differenziare la propria produzione lanciando un nuovo "marchio" e dunque tutti quei lavori classificati come vietati potrebbero essere catalogati sotto la nuova etichetta.
Naturalmente una storia che esplori le origini di Natasha Romanoff sarebbe assolutamente adatta al rating R: reclutata come assassina all'età di 8 o 9 anni, in breve tempo riuscì a guadagnare una fama terribile. Attirando, però, l'attenzione dello S.H.I.E.L.D., che mandò Clint Barton/ Occhio di Falco ad ucciderla. Colpito dalla giovinezza e dalla bellezza di Natasha, Barton decise di provare a redimerla, convincendola ad abbandonare la Stanza Rossa per unirsi allo S.H.I.E.L.D. In definitiva, tra bambini assassini e, prevedibilmente, adolescenti addestrate a usare il sesso come arma, alla Marvel potrebbe sembrare appropriato vietare il prossimo standalone al di sotto di una certa soglia d'età.