Una 'giornata di silenzio' per il Festival GLBT di Torino

Anche il festival torinese partecipa alla giornata promossa il 20 aprile negli USA contro il bullismo omofobico, con la proiezione di Man in the Mirror e Private Romeo. Colin Farrell aderisce alla campagna 'Belong To'.

Il cinema contro il bullismo nelle scuole. Mentre in Irlanda Colin Farrel presta il proprio volto e la propria popolarità aderendo alla campagna contro il bullismo omofobico organizzata da Belong To, anche il Torino GLBT Film Festival Da Sodoma a Hollywood (19 - 25 aprile) partecipa alla Giornata del silenzio, fissata per il prossimo 20 aprile, con la serata Bullismo, al centro del bersaglio. La Giornata del silenzio è da diciassette anni, in aprile, un appuntamento imprescindibile nelle scuole medie e superiori degli Stati Uniti ed è dedicata alla sensibilizzazione sul tema del bullismo omofobico.

Il Festival partecipa simbolicamente a questa importante iniziativa organizzando per la serata del 20 aprile, in contemporanea con gli Stati Uniti e durante il GLBT Film Festival, una serie di proiezioni che affrontano la difficile problematica del sempre più crescente numero di ragazzi che dichiara la propria omosessualità prima dei quattordici anni ed è, per questo, soggetto a forme di discriminazione e violenza.
Si incomincia con il cortometraggio Man in the Mirror (2011) diretto da Joel Schumacher, che tratta il tema del bullismo (e del razzismo) in una scuola di New York. A seguire, Private Romeo (2011) dell'americano Alan Brown, un lungometraggio che affronta il tema dell'omofobia all'interno di un'accademia militare e, prendendo spunto dal Romeo e Giulietta di Shakespeare, racconta l'amore tra due cadetti, osteggiato e diffamato dai loro compagni e dai superiori.

"Non ricordo molto degli anni in cui mio fratello Eamon ha sofferto a causa degli abusi fisici ed emotivi subiti. Ero molto piccolo - ha dichiarato alla stampa Colin Farrel che è stato testimone di nozze al matrimonio del fratello con lo storico compagno Steven Mannion - Quello che ricordo abbastanza bene, invece, è il sangue sulla sua divisa scolastica quando tornava a casa nel pomeriggio. Le botte e gli insulti erano molto frequenti ed erano una costante dei suoi anni di scuola".

Un giorno per non dimenticare e per sensibilizzare, affinché testimonianze come quella rilasciata dall'attore irlandese non siano più necessarie. La serata torinese è organizzata in collaborazione con Egma (European Gay and Lesbian Managers Association) e Network, e con la presenza di un rappresentante di GLSEN (Gay, Lesbian and Straight Education Network), organizzazione americana che dal '90 si batte contro la discriminazione sessuale per il rispetto dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere nelle scuole. Grazie a
questo Focus, il Festival ha ottenuto il riconoscimento dell'Unar, l'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in quanto "iniziativa di rilievo nell'ambito delle attività di prevenzione e contrasto delle discriminazioni".
Ulteriori informazioni all'indirizzo web www.tglff.com