Il network HBO ha in cantiere altre due nuove serie televisive, una che si intitola semplicemente T e sarà sviluppata dagli showrunner di In Treatment, e l'altra ispirata ad un romanzo di Mark Bowden, l'autore di Black Hawk Down. Per quanto riguarda quest'ultimo progetto, si tratta di un adattamento televisivo di Teheran 1979, un libro in cui Bowden ha raccontato la lunga crisi internazionale che iniziò proprio trent'anni fa, il 4 novembre 1979, quando un gruppo di studenti militanti occupò l'ambasciata statunitense a Teheran e prese in ostaggio 52 membri della sede diplomatica. L'adattamento di Teheran 1979 è stato affidato ad Andrea Berloff, che in passato ha curato lo script di World Trade Center, di Oliver Stone. William Horberg invece sarà il produttore esecutivo della serie.
Sempre per la HBO inoltre, Dan Futterman e Anya Epstein hanno firmato un accordo per occuparsi dello sviluppo di T, un nuovo serial incentrato sul lungo e difficile percorso intrapreso da una donna che decide di cambiare sesso e diventare un uomo. Epstein e Futterman, partner nella vita, oltre che nel lavoro, scriveranno l'episodio pilota della serie e ne saranno anche produttori esecutivi insieme a Ira Glass e Alissa Shipp.
Si tratta di un periodo di grande visibilità per la comunità omosessuale, almeno per quanto riguarda la tv americana, e la scelta di sviluppare un progetto come T ne è la conferma. Il mese scorso, Jarrett Barrios, presidente della GLAAD (Gay & Lesbian Alliance Against Defamation) ha dichiarato che mai come questa stagione, nelle serie televisive, c'era stata una presenza così forte di personaggi gay, in particolare sulla ABC. Barrios si riferisce a personaggi di serial come Grey's Anatomy e Glee, ma a far discutere negli USA - tra gossip inevitabile, curiosità e qualche polemica - sono anche i plot più audaci di serie come 90210, che presto metterà in scena un flirt tra Rumer Willis e un altro personaggio femminile che non è stato ancora svelato. Considerata la tanta pubblicità che sta ricevendo la serie in questi giorni, uno degli autori si è spinto a dichiarare che "non sarebbe male se tutti i personaggi di 90210 fossero bisex", se non altro perchè questo offrirebbe un numero maggiore di soluzioni creative agli sceneggiatori.