E' stato lo stesso Nanni Moretti, direttore artistico del Torino Film Festival dallo scorso anno, ad annunciare durante un'intervista televisiva che le retrospettive della prossima edizione della manifestazione piemontese saranno due, e saranno dedicate a Jean-Pierre Melville e a Roman Polanski.
Due cineasti di estrazione e di gusto estremamente diversi: il parigino Melville (che adottò il nome dall'autore di Moby Dick, Herman Melville), morto a cinquantaquattro anni nel 1973, è ricordato per i suoi strutturatissimi, cinici polizieschi ed è considerato il progenitore della Nouvelle Vague del cinema francese; Polanski, polacco di formazione ma cittadino del mondo e regista internazionale (ha girato film in numerose lingue), è autore di diversi capolavori di genere (basti pensare a Chinatown o a Rosemary's Baby - Nastro rosso a New York) e ha vinto un Oscar per la regia solo pochi anni fa (2002) con lo struggente Il pianista.