Topher Grace ha svelato il modo davvero originale con cui ha affrontato la pressione psicologica nel dover affrontare il ruolo di David Duke, uno dei più famosi membri del Ku Klux Klan, nel film BlacKkKlansman.
Grace ha quindi deciso di sgombrare la sua mente dai pensieri negativi realizzando un nuovo montaggio della trilogia de Lo Hobbit realizzata dal regista Peter Jackson.
L'attore ha svelato che la situazione era aggravata dalla nascita di sua figlia durante le riprese e l'incapacità di essere in grado di aiutare la moglie come avrebbe voluto: "Ero così depresso. Ero all'epoca probabilmente un terribile marito. Era così disturbante tornare a casa e accendere la tv sintonizzandola sui notiziari e assistere a come, in quel momento, l'ideologia di Duke stesse avendo delle conseguenze".
Il risultato finale è un unico lungometraggio: "Non è che voglio intraprendere una carriera come professionista nel settore. È come fare dei lavori in legno nel mio garage".
Topher ha imparato a utilizzare i software necessari a questo hobby creativo nel 2012, riassumendo i prequel della saga di Star Wars in un unico film della durata di 85 minuti. L'attore ha quindi aggiunto: "Penso che forse Lo Hobbit: un viaggio inaspettato avrebbe dovuto essere un unico film e molte persone sarebbero d'accordo. I soldi sono alla base di molti di questi franchise, è meglio quando sono gli aspetti artistici a guidare le scelte". La trilogia è stata quindi riassunta in circa 2 ore: "Non so cosa fanno gli altri per rilassarsi? Vanno a pescare? Per me questo è semplicemente un modo grandioso per rilassarmi. C'è qualcosa di davvero zen".