Toni Collette ha parlato dei coordinatori di intimità, la nuova figura che aiuta il regista e gli attori a gestire le scene di nudo e di sesso durante le riprese. L'attrice, nominata all'Oscar per Il sesto senso, non le ritiene necessarie, svelando di averne chiesto l'allontanamento 'perchè rovinano l'atmosfera'.
Il cosiddetto coordinatore d'intimità è una figura professionale recente, nata anche dopo la segnalazione di alcuni abusi sui set cinematografici, svelati al pubblico grazie al movimento #metoo. Il compito di questi addetti sul set è quello di gestire le scene di nudo e preparare le coreografie per quelle di sesso. Molte giovani attrici, come Rachel Zegler, hanno trovato questa figura molto importante e rassicurante. Toni Collette, invece, intervistata dal The Times UK, ha svelato che quando sono state utilizzate sul set di film che l'hanno vista protagonista, ha preferito allontanarle.
"Sono state chiamate sul set un paio di volte - ha detto l'attrice - ma io mi sentivo a mio agio con i colleghi con cui stavo lavorando". La star di United States of Tara ha affermato che i coordinatori d'intimità le aumentavano l'ansia: "Non mi stavano aiutando, quindi ho chiesto loro di andarsene".
Toni Collette ha aggiunto di essere stata fortunata nella sua carriera: "Ho lavorato solo con pochi stronzi nei diversi decenni in cui faccio questo lavoro". L'attrice ha aggiunto:
"Ho negato l'accesso alla scena ai coordinatori di intimità perché non sentivo di aver bisogno di loro. Stavo lavorando con persone meravigliose e mi sentivo al sicuro". Toni Collette, comunque, ritiene che possano essere necessari per chi ha bisogno di sentirsi al sicuro: "Se ne hai bisogno loro sono là, è importante".