A distanza di trent'anni da Forrest Gump, Tom Hanks è tornato sul set con Robin Wright, entrambi diretti da Robert Zemeckis, nel nuovo film del regista, Here. In un'intervista, l'attore ha difeso la tecnica del de-ageing usata sui personaggi.
I protagonisti del film sono stati ringiovaniti tramite la tecnologia, evitando di ingaggiare attori più giovani per interpretare gli stessi personaggi in una fase della vita differente.
Tom Hanks difende la tecnica di ringiovanimento di Here
"È uno strumento straordinario, perché grazie ai supercomputer non bisogna aspettare la post-produzione" spiega Hanks "per ottenere una visione puramente tecnica e visiva del risultato".
Grazie alla nuova tecnologia, cose che prima occupavano mesi di lavoro ora occupano pochi istanti e ciò ha influenzato anche il modo di lavorare di Tom Hanks e Robin Wright, cercando di togliere il peso degli anni accelerando i loro movimenti davanti alla macchina da presa.
Robin Wright conferma l'efficacia del de-ageing
"Non avremmo mai potuto emulare i nostri 19 anni negli occhi" ha spiegato la co-star Robin Wright "Adesso abbiamo accumulato esperienza di vita. Ma il ringiovanimento digitale è stato un ottimo strumento per evitare di dover scegliere qualcuno di più giovane per interpretarci".
Here, la recensione: Robert Zemeckis e il tempo e lo spazio di un film da amare
Tratto dall'omonimo graphic novel del 2014 di Richard McGuire, Here è un film in cui la prospettiva dello spettatore è sempre fissa e nel frattempo scorre il tempo e gli eventi della storia americana.