Timothée Chalamet, in una nuova intervista, ha ammesso di essere rimasto deluso dalla sconfitta agli Oscar.
Il giovane attore, dopo essersi trasformato in Bob Dylan per A Complete Unknown, punta a ottenere nuovamente l'approvazione dei membri dell'Academy grazie a Marty Supreme, in arrivo nei cinema americani a dicembre.
La reazione alla sconfitta
Nel mese di febbraio Timothée Chalamet era stato battuto da Adrien Brody, il protagonista di The Brutalist, agli Oscar.
Intervistato da Vogue, il giovane attore ha spiegato senza filtri: "Se ci sono cinque persone a una cerimonia di premiazione, e quattro tornano a casa dopo aver perso, non pensate che quelle quattro siano al ristorante pensando: 'Dannazione, non abbiamo vinto'?".
Timothée ha ricordato: "Ho trascorso del tempo con alcuni attori profondamente generosi e privi di ego, e forse alcuni di loro pensano 'È stato divertente'. Ma so con certezza che molti di loro pensano: 'Fanculo!'". Chalamet ha sottolineato: "Le persone possono dire che sono esagerato, e tutto quello che vogliono, ma sono io quello che sta realmente facendo le cose".
Il protagonista di Marty Supreme ha inoltre spiegato perché si sta impegnando molto nella promozione del suo nuovo film: "Non voglio rischiare di essere troppo dichiarativo, ma al tempo stesso non voglio ripensare a ciò che ho fatto nella mia vita in passato e alle cose che ho realizzato e dire: 'Oh, piccolo vecchio mio. Ehi, guardate il film se volete. È quel che è'. No. Nella peggiore delle ipotesi avrò avuto una reazione sbagliata dalle persone. E nella migliore, qualcuno verrà attirato e dirà: 'Ehi, questo tizio pensa realmente che questa cosa meriti la mia attenzione'".
Cosa racconterà Marty Supreme
Nel film, ambientato negli anni '50, Timothée Chalamet, che si è allenato per mesi prima delle riprese, interpreta Marty Mauser, un giovane che sogna in grande.
Nel cast di Marty Supreme, ispirato alla vita del giocatore di ping pong Marty Reisman, ci sono anche Tyler the Creator, Penn Jillette, Fran Drescher, Sandra Bernhard e Abel Ferrara.
Josh Safdie, oltre a essere il regista del film, ha firmato anche la sceneggiatura insieme a Ronald Bronstein. I due sono coinvolti inoltre come produttori insieme a Eli Bush, Anthony Katagas, Chalamet e il team di A24.