La vincitrice dell'Oscar Tilda Swinton riporta in vita i costumi visti nei film del regista italiano Pier Paolo Pasolini in una performance speciale al Mattatoio di Roma.
Nelle prossime ore, Roma ospiterà Embodying Pasolini, l'evento tramite il quale Tilda Swinton omaggerà Pier Paolo Pasolini. Nel corso della performance, l'attrice disimballerà, mostrerà e proverà i costumi che hanno caratterizzato le maggiori opere del regista italiano, affiancata dallo storico della moda e designer Olivier Saillard. Lo spettacolo comprende circa 40 costumi disegnati da Danilo Donati per film come Edipo Re e Il Decameron e sarà presentato in anteprima venerdì 25 giugno al Mattatoio di Roma. Sarà anche trasmesso in live streaming su romaison.it, per poi rimanere disponibile online fino al 27 giugno.

"La performance è davvero la creazione di una mostra e noi siamo curatori ed è reale, non è un falso, non è una finzione. Stiamo creando una mostra qui, in questo momento", ha detto Swinton a Reuters, aggiungendo: "Quello che vedono le persone che guardano lo spettacolo sono due persone che stanno cercando di capire come incarnare Pasolini, ma onestamente neanche Olivier ed io sappiamo davvero cosa stiamo facendo e penso che questo sia un ottimo punto di partenza". I costumi, conservati presso la sartoria Sartoria Farani, comprendono abiti, cappotti e blocchi di legno del Laboratorio Pieroni utilizzati per realizzare i cappelli visti nei film.

Durante la presentazione dello show, Tilda Swinton ha descritto il suo legame con Pasolini e le sue opere: "Siamo a Roma perché Roma è la citta mai finita. Siamo in uno spazio senza un tempo ben preciso, ci pensavo stamattina passeggiando accanto al Colosseo, una bellezza eterna nella sua incompiutezza. Ed anche la nostra performance è un'opera non finita, improvvisiamo, siamo come bambini". L'attrice di Grand Budapest Hotel ha quindi raccontato di aver scoperto Pasolini proprio nella città eterna, tramite Derek Jarman, nel 1986, ai tempi di Caravaggio: "Derek era ispirato da Pasolini, come gran parte degli artisti intelligenti. Mi ha fatto conoscere Il vangelo secondo Matteo, per me è stato come una scintilla. E Pasolini a Roma è ovunque. Da allora è stato alla base di tutta la mia carriera".
Swinton ha anche descritto la sua voglia di far conoscere Pasolini alle generazioni future: "Sono pronta a fare la mia parte per incoraggiare i giovani a scoprirlo. Oggi quando qualche studente di cinema o di arte mi chiede di indicare un modello di artista senza tempo, che abbia una valenza poetica e politica capace di parlare al presente, dico sempre Pasolini. E quando qualcuno replica 'Non lo conosco', rispondo 'Sei fortunato, perché lo puoi scoprire per la prima volta'. Pasolini è un poeta senza tempo e per questo moderno. Anzi, è l'archetipo dell'artista moderno, il cui tema fondamentale è la dignità dell'essere umano. I suoi film sono gender free. Le persone mangiano, fanno sesso, vivono. Pasolini cerca eternamente l'armonia tra la solitudine, la dignità dell'essere umano e la società. Per me è un grande onore lavorare su qualunque cosa lo riguardi. Lui è supersonico e intergalattico".