Andrew Garfield ha detto che l'"amore inespresso" per la sua defunta madre lo ha aiutato a entrare nel personaggio di Tick, Tick... Boom! e che filmare la pellicola, a sua volta, l'ha aiutato a superare il dolore che prova ancora per aver perso sua mamma, deceduta a causa di un cancro al pancreas prima dell'inizio della pandemia.
Garfield interpreta il compianto compositore Jonathan Larson nel film Netflix, diretto da Lin-Manuel Miranda e basato sull'omonimo musical di Larson. Nella pellicola il compositore sta per compiere 30 anni e lotta con la sua creatività mentre cerca di affrontare al meglio la sua carriera e le sue relazioni personali: Larson è morto a causa di un aneurisma aortico a 35 anni nel 1996.
Durante una recente puntata del The Late Show with Stephen Colbert, l'attore ha rivelato che sul set del film "ha avuto modo di cantare la canzone incompiuta di Jonathan mentre contemporaneamente ha potuto cantare anche per sua madre", che è morta nel 2019. La star ha anche aggiunto che la pellicola lo ha aiutato a "guarire" e "ricucire le ferite" dalla perdita della "persona più bella che abbia mai conosciuto in vita mia".
Andrew Garfield ha concluso l'intervista con le seguenti parole "Spero che il dolore per mia madre rimanga sempre con me perché rappresenta tutto l'amore inespresso, tutto ciò che non sono riuscito a darle" anche se "le dicevamo ogni giorno che era la migliore di noi. Sappiamo tutti da qualche parte nel profondo che la vita è sacra. La vita è breve e faremmo meglio a stare qui il più possibile l'uno con l'altro, volendoci bene a vicenda".