The Ride - Storia di un campione, la storia vera che ha ispirato il film

The Ride - Storia di un campione è un film indipendente del 2018, distribuito in Nord America nel 2020 su Amazon Prime Video: In Italia, il film tratto da una storia vera è arrivato direttamente in TV su Canale 5

The Ride - Storia di un campione è un film indipendente diretto da Alex Ranarivelo nel 2018 e distribuito nel 2020 in America del Nord su Amazon Prime Video. In Italia, invece, questo titolo tratto da una storia vera è arrivato direttamente in TV su Canale 5.

The Ride racconta le vicende di John McCord, un bambino cresciuto in un ambiente violento. Suo fratello maggiore sostiene la supremazia dei bianchi, il padre, invece, picchia e utilizza metodi duri per educare. Diventato adolescente e imbevuto di odio razziale, il ragazzo è salvato dall'adozione dai Buultjens, una coppia mista composta dall'ingegnere meccanico nero Eldridge e dalla linguista bianca Marianna. L'esistenza di John prende una piega ancora più inaspettata quando conosce la skater Sherri e il padre adottivo Eldridge gli regala la sua prima bicicletta. Il ragazzo mostra di avere strepitose capacità in sella e comincia a coltivare il sogno di diventare un campione di freestyle BMX.

La storia vera su cui è basato The Ride - Storia di un campione risale agli anni Ottanta circa e ha per protagonista John Buultjens. Originario di Glasgow, il ragazzo trascorre un'infanzia di violenze e soprusi di ogni tipo. Il padre Thomas ha lavorato nei cantieri navali prima di rimanere disoccupato. Da allora è sempre arrabbiato e aggressivo, specie quando beve e si ubriaca. In questo clima, John inizia a subire abusi a 5 anni. Nel corso di un'intervista con The Guardian, John ha dichiarato: "La mia infanzia è stata uno studio sulla sopravvivenza. Quando avevo tre anni, ricordo di esser corso incontro a mio padre, felice di vederlo, e lui mi ha buttato su una stufa elettrica. Ricordo ancora di aver sentito la carne del mio piede bruciare, ricordo l'odore. Mentre crescevo, a casa mia c'era sempre una paura costante".

A salvare John da questa situazione al limite è sua madre, che chiama i servizi sociali e la polizia e lo consegna a un orfanotrofio. Il piccolo John finisce nel sistema di affidamento scozzese e per tre anni passa da una casa all'altra, fino a quando lui e la sorella minore vengono adottati da una coppia mista di Kelvinside: Marianna Buultjens e il marito Eldridge, un immigrato dello Sri Lanka.

All'inizio John si vergogna di suo padre adottivo, quell'uomo dalla palle marrone così diverso da lui. Sono le scorie dei sentimenti razzisti dell'educazione con cui ha lottato da giovane. Eppure, John ha dichiarato: "Quell'uomo mi ha mostrato l'amore per la prima volta nella mia vita".

All'età di 10 anni, John vede E.T. - L'extraterrestre, film che gli cambia la vita. A questo proposito, il ragazzo ha dichiarato: "Quando ho visto quelle bici volare, mi si è mosso qualcosa dentro. Quel senso di libertà è rimasto con me per il resto della mia vita. Anche a quell'età, una bicicletta rappresentava la libertà che desideravo. Forse non potevo volare con E.T., ma potevo andare ovunque, quando volevo. Adesso, anche quarant'anni dopo, mi sento ancora così. Provo sempre quella sensazione di libertà quando pedalo".

Un anno dopo, Eldridge comprende l'importanza del sogno di John e gli regala una BMX. Diventare un vero campione di freestyle inizia a diventare una vera ossessione per il ragazzo. Buultjens si trasferisce a Sydney alla fine degli anni Ottanta per diventare un rider professionista. In Australia non si ferma davanti a nulla, nemmeno dopo una ventina di visite d'urgenza al pronto soccorso per fratture e commozioni cerebrali. Come ha dichiarato John: "Andare in bici mi ha permesso di sfuggire al mio passato brutale. La bicicletta rappresenta la libertà, la libertà dal mio passato".

Gara dopo gara, esibizione dopo esibizione, John si trasforma in un pilota professionista e comincia a progettare pure la grafica e i colori di nuove bici. I suoi lavori circolano tra gli addetti ai e, così, Haro Bikes, marchio statunitense di punta nel mondo delle BMX da freestyle, lo ingaggia offrendogli una posizione prestigiosa: global brand manager dell'azienda. È un segno del destino: il fondatore Bob Haro è stato il principale stunt rider di E.T. l'extra-terrestre. Buultjens non se lo fa dire due volte, prepara i bagagli e vola a San Diego, in California.

Nel 2014 il produttore Ali Afshar contatta Haro perché vuole comprare una delle loro BMX. Un anno dopo, richiama la ditta e chiede di Buultjens perché gli piace il suo stile: lo invita a pranzo e tra una chiacchiera e l'altra, John gli racconta del suo passato. Tempo dopo, l'uomo diviene produttore di The Ride - Storia di un campione, film ispirato alla storia di John e in cui il ragazzo interpreta il padre violento in un cameo. Per John, diventare il padre ha funzionato come una catarsi: "Quando ho interpretato il ruolo di mio padre naturale, ho sentito come se fossi diventato davvero quella persona. Mi piace pensare di essere una persona positiva che vede sempre il meglio negli altri, ma interpretare quell'uomo e incanalare quella quantità enorme di rabbia e violenza - specialmente se si pensa che è stata indirizzata verso di me, un bambino che cresceva nel terrore - non è stato facile. Quando abbiamo finito di girare, ero completamente esausto: non fisicamente, ma mentalmente. In realtà sono svenuto durante quella parte delle riprese".

Oggi John Buultjen vive e lavora a San Diego, ha una figlia di nome Mackenzie Mae, è ambasciatore per Adoption UK nel mondo e spera che la sua vicenda personale, raccontata nel film The Ride - Storia di un campione, possa ispirare tanti giovani in tutto il mondo.