A distanza di diverso tempo, Dominic West si è espresso a favore delle critiche mosse dalla sua ex co-star Ruth Wilson a The Affair, all'epoca della sua decisione di non far ritorno nella serie.
L'attore britannico, che ha raggiunto il successo nel ruolo del poliziotto anticonformista McNulty in The Wire e che più recentemente ha interpretato il Principe Carlo nelle due stagioni finali di The Crown, ha girato cinque stagioni del dramma di successo su Showtime, ma la sua co-protagonista Ruth Wilson è stata esclusa dalla serie dopo quattro.
Nel 2020, la Wilson - che si ipotizza abbia firmato un accordo di non divulgazione dopo il suo addio - ha ricordato che "le cose non andavano bene" nello show, non si è sempre "sentita al sicuro" e ha sollevato la particolare preoccupazione che, durante le riprese delle scene di sesso, le macchine da presa si concentrassero sempre sulla sua "faccia da orgasmo", non su quella dei colleghi maschi.
Il sostegno di West
In un'intervista al Times di Londra, West ha esitato a contribuire alla discussione, ma ha poi supportato la Wilson, dicendo: "Ne abbiamo parlato molto e suppongo di averlo vissuto. Non mi piace molto parlarne ma... sì, tutto ciò che Ruth ha detto è assolutamente giusto".
Nella stessa intervista, West - che ha frequentato la scuola pubblica d'élite di Eton, la stessa frequentata dai reali - ha detto che, a proposito della sua interpretazione del Principe Carlo in The Crown, sua moglie nella vita reale - Catherine FitzGerald, ex Viscontessa Lambton, giardiniera dell'alta borghesia e con un proprio castello di famiglia in Irlanda - non pensa che riesca a interpretare gli "snob" in modo convincente.
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"Mia moglie, che è veramente di una classe superiore, mi dice sempre: 'Sei molto meglio nelle parti in cui interpreti personaggi appartenenti alla classe operaia, non sei molto bravo nei ruoli da borghese, non sei affatto convincente'. E io sono d'accordo con lei".