Extremely Wicked è il film con protagonista Zac Efron che racconta i crimini compiuti dal serial killer Ted Bundy e tra cui l'uccisione di due studentesse nella sede Chi Omega della Florida State University, nel 1978.
Kathy Kleiner Rubin, una delle ragazze sopravvissute alla furia di Bundy, è intervenuta sulle polemiche scatenate online dal fatto che Zac Efron sarebbe troppo attraente per interpretare un ruolo così negativo, e ha spiegato i motivi per cui non ha alcun problema all'idea che l'attore interpreti il colpevole di quei terrificanti crimini.
Kathy ha dichiarato in un video rilasciato a TMZ: "Per me non è un problema se le persone guardano il film, basta che capiscano che non era una persona normale. Credo sia necessario mostrarlo esattamente nel modo in cui era, non si tratta in realtà di glorificarlo. Quando dicono cose positive e meravigliose su di lui è esattamente ciò che le persone vedevano, quello che Bundy voleva si vedesse".
La donna ha sottolineato: "Penso che il film lo glorifichi un po' più di quanto dovrebbe, ma credo che tutte le persone dovrebbero vedere il film e capire come era, anche quando lo si mostra come il figlio perfetto. Spero che aiuti prevalentemente le donne a essere maggiormente consapevoli di quello che hanno intorno e stare attente".
La storia dell'assassino viene raccontata nel film diretto da Joe Berlinger attraverso la prospettiva della sua fidanzata Elizabeth Kloepfer, ruolo affidato all'attrice Lily Collins, non consapevole della vera natura della persona con cui stava condividendo la sua vita.
Nel cast del progetto c'è anche John Malkovich nella parte di Edwart Cowart, giudice che si è occupato del processo a Bundy che si è svolto nel 1979 e si è concluso con la condanna a morte dell'imputato.
Bundy era uno studente di legge che dal 1974 al 1978 ha violentato e ucciso alcune donne in sette stati. Elizabeth aveva incontrato Ted in un bar nel 1969 e, nonostante le perplessità dei suoi amici, la giovane si è innamorata. La sua felicità è stata però interrotta bruscamente quando la polizia ha arrestato Bundy, rendendo quasi impossibile per la ragazza decidere chi sta dicendo la verità: l'uomo che ama e che è sempre stato gentile con sua figlia o i mezzi di comunicazione e gli agenti che la mettono di fronte a una verità troppo dolorosa da accettare.
L'uomo, uno dei serial killer più iconici della storia criminale degli States, è stato poi condannato alla pena capitale e giustiziato in Florida il 24 gennaio 1989 dopo aver ammesso la sua colpevolezza per quanto riguarda 30 omicidi, nonostante il numero totale delle vittime non sia mai stato scoperto con esattezza.