Una dama dal volto coperto percorre le dune del deserto sperando di poter riabbracciare l'uomo che ama e che crede di aver perduto per sempre. La sua ricerca sembra condannata a durare in eterno come la sua infelicità quando finalmente arriva nei pressi di un castello dove vive un principe che uccide chiunque entri nel suo palazzo. Ma Sherazade, questo il nome della dama, riconosce in quel principe il suo Aladino ed è pronta a qualunque cosa per riconquistarlo. Così convince il Principe a concederle una notte per raccontargli una storia, la loro storia, un racconto che durerà mille e una notte.
Le mille e una notte - Aladino e Sherazade è una grande produzione internazionale firmata da Rai Fiction, LuxVide-Betafilm e Telecinco Cinema che vede Vanessa Hessler e Marco Bocci nei panni di Sherazade e Aladino affiancati da Paz Vega, Massimo Lopez e altri interpreti. Prodotta da Matilde e Luca Bernabei, per la regia di Marco Pontecorvo, la fiction va in onda su RaiUno stasera e domani sera, in prima serata.
"Sin dal primo approccio con Le mille e una notte sono rimasto colpito dalla diversità e dalla ricchezza di questa storia rispetto a tante altre che vediamo spesso sui nostri teleschermi" - ha spiegato il regista - "Appartiene a quella categorie di racconti che contengono più generi. Quindi una delle prime domande che mi sono posto è stata come affrontare le varie tipologie nella messa in scena e come farle convivere insieme traendone il massimo risultato."
"Sia Aladino che Sherazade subiscono un grosso cambiamento all'interno della nostra favola: le svolte che vivono i due protagonisti sono così forti che sembra quasi ognuno di loro abbia dovuto interpretare più di un ruolo. All'inizio della miniserie è proprio Sherazade, dopo aver fatto un lungo percorso di crescita che ci accompagna nel racconto narrando la storia, la loro storia, allo spettatore e al suo Aladino che però da allegro scugnizzo è diventato un principe sofferente e senza memoria." Secondo Pontecorvo però, oltre ai due protagonisti ce n'è uno che non è citato nel cast: gli effetti visivi. "Non ci sono tappeti volanti ma ci sono stati tantissimi interventi, a partire dagli ambienti, ci siamo inventati una biblioteca ispirata ad Hescher , per arrivare a montagne incantate che si dissolvono e personaggi che si trasformano... So che oggigiorno sembra una cosa normale, vista l'enorme quantità di film d'oltreoceano pieni di effetti visivi, ma credo che non lo sia per la realtà italiana, soprattutto tenendo conto dei budget e i tempi televisivi. E' stato fatto uno sforzo da parte di tutti, sia economico che creativo per cercare di far combaciare le esigenze della storia con quelle di chi la doveva realizzare. Per fortuna avendo fatto, come DoP, tanti film e serie americane, conoscevo bene le possibilità e le modalità di realizzazione. Ho avuto un valido aiuto del responsabile degli effetti che è stato sempre con noi sul set."