Steven Soderbergh: "Dopo #MeToo le donne potrebbero non essere più assunte"

Il regista ha spiegato il suo timore nei confronti della situazione attualmente in corso a Hollywood.

Behind the Candelabra: il regista Steven Soderbergh in posa durante il photocall del Festival di Cannes 2013
Behind the Candelabra: il regista Steven Soderbergh in posa durante il photocall del Festival di Cannes 2013

Il regista Steven Soderbergh ha rivelato di essere preoccupato delle conseguenze del movimento #MeToo che potrebbero influenzare in modo significativo il mondo del cinema e della televisione.
Intervistato dal sito The Daily Beast, il filmmaker ha dichiarato: "La mia paura è che gli uomini, essendo tali, in futuro invece che cambiare il proprio comportamento potrebbero semplicemente smettere di assumere le donne. In ogni cosa, in ogni lavoro, in ogni parte della cultura. Conoscendo gli uomini, credo che molti di loro potrebbero avere quella reazione iniziale invece che modificare il proprio atteggiamento. Sarà semplicemente: non assumiamo le donne perché, sapete, parlano".

Con il trascorrere del tempo, secondo Soderbergh, la situazione cambierà. "La diversità vince in tutte queste situazioni. Se ad esempio fai parte di una società che decide di assumere meno donne perché voglio evitare problemi verrai battuto dai tuoi rivali che continueranno a farlo e che avranno dei risultati migliori".

Steven ha sottolineato che attualmente stanno emergendo tutti i problemi causati da molti anni all'insegna della frustrazione e il regista ha rivelato di essere convinto del fatto che ora Hollywood sia profondamente cambiata grazie alle donne coraggiose che hanno condiviso gli abusi subiti: "Sarà interessante vedere dove ci porta questo nuovo equilibrio e se la questione si espanderà in una discussione più generale sulle persone che si comportano male, perché ce ne sono molti".