Tutto il parkour del mondo non ha salvato Assassin's Creed da una marea di critiche e da scarsi risultati al box office, ma Ubisoft sembra intenzionata a non ripetere gli errori fatti. Da anni la compagnia sta sviluppando un nuovo film ispirato ai suoi videogame, Splinter Cell.
Insieme ad Assassin's Creed, Splinter Cell è uno dei franchise di punta di Ubisoft ed è ispirato ai romanzi di Tom Clancy. Il primo videogame della serie Tom Clancy's Splinter Cell, è uscito nel 2002 ed è ambientato nel 2004. Protagonista è Sam Fisher, agente che opera sotto copertura in forza a una branca della segretissima National Security Agency chiamata Third Echelon.
Nel 2012 Tom Hardy ha firmato il contratto con la compagnia per interpretare Sam Fisher , ma da allora è passato parecchio tempo senza che trapelassero novità sostanziali sul franchise. Adesso a parlare è uno dei produttori, Basil Iwanek, il quale assicura che Tom Hardy è ancora coinvolto nel progetto e che il nuovo film sarà molto diverso da Assassin's Creed.
"Sono due cose separate. La storia del successo finanziario di Assassin's Creed deve essere ancora raccontata perché viviamo in un mondo globale, il film è ancora in giro. Assassin's Creed ha un universo di riferimento molto specifico e una specifica storyline, personaggi, etc... Splinter Cell è uno shooter game in prima persona. La sfida è quella di rendere Splinter Cell interessante modificando il punto di vista. Questo ci ha permesso di lavorare a un universo inserendo nuovi personaggi. Non credo che i due mondi siano collegati perché non credo che il nostro film venga percepito come un progetto uscito da un videogame. Sarà un action movie con Tom Hardy, questo è ciò che cerchiamo".
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Basil Iwanek assicura che Tom Hardy è entusiasta all'idea di calarsi nei panni dell'Agente Speciale Sam Fisher: "E' un giocatore e ha un sacco di amici in quel mondo. Vuole davvero interpretare questo personaggio, perciò non vediamo l'ora di partire con le riprese".
Quando gli viene chiesto se Splinter Cell inserirà nel suo plot fatti reali e se conterrà riferimenti storico-politici precisi, il produttore risponde: "Ci stiamo riflettendo. La buona notizia, o cattiva a seconda dei casi, è che non vogliamo fare un film simile alla saga di James Biond o di Jason Bourne. Vogliamo stare lontani dal tono di questi franchise, vogliamo dei villain diversi e una diversa ambientazione. C'è un mondo che non abbiamo ancora visto? C'è una parte di mondo in cui vi è un conflitto che non è ancora stato mostrato al cinema per fare qualcosa di nuovo?"
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