Dopo una lunga assenza Peter Parker sta per fare ritorno nell'atteso cinecomic Sony/Marvel Spider-Man: Brand New Day. Il film, che ha celebrato la fine delle riprese solo poche ore fa, vedrà un Peter Parker impegnato a operare "al livello della strada", concentrato sulla criminalità newyorkese piuttosto che sulle questioni del Metaverso. Al suo fianco vedremo Punisher di Jon Bernthan e Hulk di Mark Ruffalo.
Si prevede che il film affronti le conseguenze di Spider-Man: No Way Home, che si è concluso con la morte di zia May e con l'incantesimo di Strange grazie al quale il mondo intero si è dimenticato dell'esistenza di Peter Parker.
Cast e crew hanno celebrato la fine delle riprese
Il regista Destin Daniel Cretton ha annunciato la notizia della fine delle riprese venerdì su Instagram celebrando il traguardo con un emozionante ringraziamento rivolto "alle persone che mi hanno accompagnato nel film più grande e gratificante a cui abbia mai preso parte".
Cretton ha ringraziato Tom Holland, applaudendolo per la sua "gentile e generosa leadership dentro e fuori dallo schermo, per la sua instancabile etica del lavoro, le sue interpretazioni coraggiose e per la sua amicizia". Ha inoltre elogiato il resto del cast e della troupe, affermando: "Vi amo tutti tantissimo e non vedo l'ora che il mondo veda il vostro straordinario lavoro sul grande schermo".
Tra i messaggi affettuosi spicca quello dell'amica Brie Larson, che nel 2012 Cretton ha diretto nel film indie Short Term 12, prima che entrambi approdassero nell'MCU.
Che cosa ci aspetta in Spider-Man: Brand New Day?
Tra le numerose anticipazioni emerse sul plot del film in uscita a luglio 2026 si parla di un misterioso dilemma psicologico che Peter Parker dovrà affrontare. In risposta a un fan che rifletteva sul personaggio di Tom Holland, lo scooper Alex Perez di Cosmic Circus ha spiegato che stavolta Peter si immergerà nei suoi doveri da supereroe, ignorando in gran parte la sua identità civile, cosa che la produttrice di Spider-Man Amy Pascal aveva già anticipato nel dicembre 2024.
Tra le anticipazioni dello scooper si legge: "Vediamo un Peter completamente immerso nell'essere Spider-Man come meccanismo di difesa per sfuggire al senso di colpa per le azioni precedenti, convinto di avere una responsabilità più grande che non gli permette di avere amici o vivere la propria storia d'amore. E credo che la lezione più importante che vedremo è il ritorno al centro di quella vecchia frase, 'Da un grande potere derivano grandi responsabilità'. Non solo verso il mondo, ma anche verso Peter. Perché se perdi Peter Parker, perderai anche Spider-Man. E l'idea di Peter che cerca di combattere il Ragno (sia psicologicamente che come manifestazione fisica) mentre entrambi cercano di lottare per il controllo, solo per far sì che Peter si renda conto che entrambi possono esistere e questo è ciò che rende Spider-Man tale, è geniale".
Se queste voci troveranno conferma, si profila un approccio completamente nuovo al personaggio di Peter Parker nel live-action che è stato esplorato in fumetti come l'arco narrativo di Spider-Queen, iniziato in -Spectacular Spider-Man n. 15_ del 2004 o nella serie animata di Spider-Man- degli anni '90, dove Peter si trasformava nel terrificante Man-Spider come ricorda _Comicbookmovie. Alex Perez nega però che Man-Spider comparirà nel film in arrivo.
Secondo quanto fatto intendere da Alex Perez, l'imminente trasformazione di Peter Parker (di cui si vocifera) nell'MCU non sarà dunque innescata da un esperimento che ne amplifichi le capacità o da altri fattori esterni. Sembra piuttosto essere psicologica. Supponendo che il rumor si confermi accurato, sembra che Peter avrà un mostro dentro di sé, ansioso di uscire se mai perdesse il controllo. Il concetto potrebbe, in teoria, rendere Spider-Man uno dei personaggi più pericolosi dell'MCU, paragonabile, forse, a Hulk, ma queste per il momento sono solo illazioni.