Sopravvissute: stasera di su Rai3, la storia di Ljuba Lombardi

Sopravvissute racconta la storia di Ljuba Lombardi: il programma è in onda stasera su Rai3 alle ore 23.55, con Matilde D'Errico.

Sopravvissute Lijuba Lombardi

Nella quinta puntata di Sopravvissute, la trasmissione condotta da Matilde D'Errico, in onda questa sera alle 23.55 su Rai3, subito dopo Amore Criminale, si racconterà la storia di Ljuba Lombardi.

Quando, nel 2014, Ljuba incontra il suo (ormai ex) fidanzato, Vincenzo, le sembra di poter costruire un rapporto sano e cominciare una nuova vita. Ljuba si è lasciata alle spalle due relazioni complicate, e un brutto incidente che le ha fortemente compromesso l'uso di una gamba. Inoltre è costretta a fare tutti i giorni i conti con il dolore derivato dall'improvvisa perdita di un figlio di pochi mesi. Vincenzo a cui Ljuba si lega, condivide alcune sue passioni con lei (come le arti marziali). Inoltre, inizialmente è rispettoso verso le sue due figlie, è premuroso, è in grado di darle sostegno morale ogni volta che deve affrontare un delicato intervento alla gamba infortunata. (gli interventi, piccoli e grandi, subiti da Ljuba non si contano).

Se i primi tre mesi di relazione sono un idillio, i tre anni successivi si riveleranno un inferno. Lui diventa sempre più geloso e aggressivo e usa la "disabilità" di Ljuba per assoggettarla e renderla emotivamente dipendente da lui. Arriva a picchiarla e, dopo averla convinta a operarsi per l'ennesima volta, nell'aggredirla, rischia di compromettere ulteriormente gli sforzi fatti per guarire. È in questa fase che Ljuba decide di lasciarlo e denunciare, ed è nello stesso istante che l'uomo inizia un'attività ossessiva di stalking durata oltre due anni fatta di appostamenti, minacce, messaggi, decine di chiamate al giorno a lei e ai suoi familiari.

"Avevo avuto un grave incidente e mi operai ad una gamba." - ha raccontato Ljuba in un'intervista di qualche tempo fa - "Lì iniziarono le violenze anche psicologiche da parte sua, finché una sera non mi costrinse a mostrargli tutti i miei amici di Facebook e voleva che cancellassi tutti gli uomini anche i miei parenti. Mi insultava, mi diceva 'dove vai con quella gamba del c...'. Io gridavo, ma nessuno mi ascoltava".

Solo nel 2018 la rabbia dell'uomo si placa, almeno temporaneamente, grazie al divieto di avvicinamento disposto dal giudice. Ma per ottenere il provvedimento restrittivo Ljuba ha dovuto denunciare la sua situazione alle Forze dell'Ordine ben 18 volte.