Nel cast di Serafino, un film del 1968 diretto da Pietro Germi, era presente anche Francesca Romana Coluzzi, un'attrice e scenografa italiana scomparsa nel 2009. La Coluzzi era figlia dell'epidemiologo umbro Alberto Coluzzi e di Anna Wimmer, educatrice tedesca di Passavia, e sorella di Mario Coluzzi.
Francesca nacque in Albania, dove il padre era stato inviato a svolgere attività di ricerca e lotta antimalarica per l'Istituto di Malariologia Ettore Marchiafava. Il 14 ottobre 1943 la famiglia fece ritorno a Perugia, per poi trasferirsi alla fine del 1945 in una grande casa di campagna nei pressi di Monticelli, acquistata dal padre per costruire il "Laboratorio sperimentale di indagini malariologiche".
La Coluzzi, fin da giovanissima, si interessò alla musica, alla poesia e alla pittura. Essendo dotata di un fisico atletico durante gli studi universitari, grazie al cugino stuntman Biagio Gambini, iniziò a lavorare saltuariamente come stuntwoman, sostituendo nelle scene pericolose varie attrici come Mylène Demongeot e Marisa Mell.
Fu anche la controfigura di Gastone Moschin per le riprese subacquee de Il grande colpo dei sette uomini d'oro. In quel periodo interpretò anche piccoli ruoli per il regista Lucio Fulci e venne contattata da Federico Fellini per una parte importante in 8½, a cui rinunciò per proseguire gli studi.
Nel 1967 accettò poi di interpretare la parte di Asmara in Serafino, ruolo che la rese immediatamente celebre in Italia. La pellicola segnò una svolta nella sua vita: decise di abbandonare gli studi per dedicarsi interamente alla sua carriera cinematografica.