Ryan Reynolds, durante l'ultimo episodio del podcast SmartLess, ha parlato a proposito di qualcosa che lo tormenta da anni: l'ansia di cui soffre sin da quando era un bambino e del modo in cui, secondo l'attore canadese, la patologia è collegata alla sua infanzia.
La star di Free Guy - Eroe per gioco, intervistata durante il podcast, ha parlato a lungo delle sue esperienze di salute mentale e di come la sua infanzia abbia avuto un ruolo fondamentale nello scatenare la sua ansia. Sean Hayes, co-conduttore dello show, ha dato inizio alla discussione leggendo un post che l'attore ha pubblicato sul suo profilo Instagram lo scorso maggio, al fine di sensibilizzare le persone a proposito della salute mentale.
"L'ansia è una pericolosa camminata sul filo del rasoio" Ha esordito Reynolds. "Io la vedo come una sorta di motore, in un certo senso, a volte ad esempio può essere utile per la creatività, ma è anche una sorta di nuvola grigia e un velo di oscurità".
L'attore ha continuato dicendo che è "grato" per la sua ansia perché "mi ha permesso di modificarla e renderla utile, il che penso sia sempre fantastico". Reynolds ha anche specificato che, d'altro canto, ci sono anche molti effetti negativi e che è utile imparare a gestirli.
"C'è molta insonnia associata all'ansia, molte notti insonni in cui stai sveglio ad analizzare tutto, ed è molto difficile spegnere il cervello", ha continuato l'attore. "Quindi è lì che inizi a fare affidamento sulla meditazione e su molte altre cose che possono aiutarti a riacquistare un po' di equilibrio."
Infine, Ryan Reynolds ha parlato della genesi della sua ansia: "È iniziata quando ero piccolo. La mia famiglia non era eccessivamente orribile, specialmente rispetto a quelle dei miei amici, ma mio padre non è mai stato un uomo facile. Era come una mina coperta di pelle, sempre sul punto di esplodere".