Russell Crowe ha appena dato inizio alle riprese del suo nuovo film, Poker Face, il quale sarà girato in Australia, presso la costa meridionale del New South Wales. L'attore australiano nato in Nuova Zelanda, sarà il regista e il principale interprete del thriller psicologico, le cui riprese stanno già suscitando delle polemiche legate al Covid.
La star del Gladiatore, 57 anni, sembrava molto allegra mentre, assieme al resto del cast e della troupe, ha iniziato ad ispezionare la location in cerca delle migliori angolazioni per iniziare a filmare. I membri della troupe si sono assicurati di seguire i protocolli di sicurezza contro il Covid indossando le loro mascherine.
All'inizio di questa settimana, Russell ha scelto Twitter per condividere una foto dal set, aggiungendo anche una didascalia: "Girando a Kiama. Che bel posto." Poker Face, inoltre, sarà girato all'interno dei Fox Studios di Sydney, dove la produzione dovrà seguire le rigide linee guida anti-Covid.
Non appena le riprese sono iniziate, Crowe è stato criticato da un parlamentare che lo ha accusato di essere un'ipocrita visto che la sessione di shooting si sta svolgendo sulla costa meridionale del NSW, mentre milioni di persone sono costrette a rimanere bloccate in casa in tutto lo stato.
Gareth Ward ha scritto sui suoi profili social: "Questa è una presa in giro degli ordini della sanità pubblica. Le persone non possono vedere la famiglia e gli amici, i funerali sono limitati a 10 ma a quanto pare la produzione di film in cui recitano degli 'A-listers' è essenziale?" In Australia in questo momento, i residenti del NSW possono lasciare le loro case solo per motivi essenziali tra cui esercizio fisico, shopping, assistenza sanitaria e lavoro.