Rupert Everett ha criticato apertamente la scelta di affidare il ruolo del protagonista di A single man a Colin Firth, rivelando di essere infastidito dal fatto che un attore eterosessuale avesse un ruolo gay.
L'attore, ospite della trasmissione Piers Morgan Uncensored, ha parlato delle parti che non ha ottenuto nella sua carriera.
Parlando della difficoltà di ottenere dei ruoli, Rupert Everett ha dichiarato parlando di A Single Man: "Penso sia piuttosto frustrante. Io ero frustrato. Mi ricordo di aver visto Colin Firth nel film di Tom Ford e aver pensato 'Beh, grazie Colin. Quella è la fine della mia carriera'. Perché quel ruolo avrebbe dovuto realmente essere mio. C'è ovviamente una certa frustrazione".
Il film è tratto dal romanzo di Christopher Isherwood e racconta la storia di un professore di letteratura che affronta le conseguenze della morte del suo amante, ruolo affidato a Matthew Goode.
Rupert ha ribadito: "Ci sono così tanti esempi di fantastici attori etero che interpretano grandiosi ruoli gay. Poi ce ne sono alcuni meno significativi, e penso che la domanda debba essere piuttosto 'Perché gli attori gay non possono avere ruoli etero?'".
Everett ha ricordato che dopo Il Matrimonio del mio migliore amico ha cercato di andare oltre quel ruolo: "Ho sentito che fosse più o meno impossibile. Non penso che gli attori gay dovrebbero interpretare solo ruoli gay. Ma gli attori gay dovrebbero avere la possibilità di avere anche personaggi etero".
La star ha sottolineato che bisogna tener conto di tutti gli aspetti riguardanti il casting: "Le persone si dimenticano che Hollywood è all'insegna degli affari. Quando hanno impedito a Scarlett Johansson di interpretare un ruolo trans, semplicemente non c'era un'attrice trans in quel momento così famosa da sostenere un film da 50-60 milioni. Ho pensato che fosse un errore da parte della comunità trans perché probabilmente molti altri ruoli nel film sarebbero stati assegnati ad attrici trans e Scarlett Johansson non avrebbe fatto un ritratto negativo, ho pensato fosse un atteggiamento leggermente ottuso".