"Rosalinda Cannavò seguiva un santone": la testimonianza shock a Non è l'Arena

Un testimone anonimo ha affermato durante Non è l'Arena di Massimo Giletti che Rosalinda Cannavò era una seguace di un santone

Rosalinda Cannavò era seguace di un santone? La rivelazione shock è stata fatta da un testimone anonimo durante l'ultima puntata di Non è l'Arena di Massimo Giletti.

La fine del Grande Fratello Vip 5 ha riaperto il cosiddetto Ares Gate, lo scandalo scoppiato nella casa del reality su cui la procura di Roma ha ascoltato nei giorni scorsi Rosalinda Cannavò, che durante il reality dichiarò che per la morte del produttore Teodosio Losito si poteva parlare di "istigazione al suicidio".

Ieri sera Massimo Giletti ha intervistato un testimone, rimasto anonimo, che ha descritto una situazione inedita nel rapporto tra il produttore e Rosalinda, in arte Adua Del Vesco. Nell'intervista il testimone accusa l'attrice siciliana di aver sfruttato Losito: "Teodosio si è perso dietro a questa ragazza, come se fosse suo padre, l'ha adottata, l'ha ricoperta di regali. Teodosio era il motore della vita di Alberto e hanno fatto di tutto per lei. L'hanno mandata a Dublino due anni consecutivi a studiare la lingua ma lei ha imparato meno di zero. Si lamentava perché a Messina le avevano rifatto male il seno e Teodosio l'ha portata a farlo nuovamente a Roma. Lei diceva 'voi vi muovete con l'autista e io come mi muovo?' e Teo le ha comprato una macchina. Aveva momenti di nostalgia dei genitori anche se pare avesse un rapporto molto brutto con loro. Teodosio quindi le diceva cosa potesse fare per rallegrarla e lei diceva 'non so mi piacerebbero delle scarpe, vestiti e una borsa'. Lui la portava a Parigi e si rifaceva il guardaroba completamente".

Il testimone ha anche accusato Rosalinda di essere diventata la seguace di un santone, entrando in una specie di setta. Massimo Giletti ha mostrato una foto dove la Cannavò è insieme a Patrizia Marrocco, parlamentare di Forza Italia, e Christian Del Vecchio, il sedicente santone di Ascoli. "Se uno dice che qualcuno è Satana significa tanto bene non sta. Addirittura i sabba, i riti satanici, io in quella casa non ho mai visto niente del genere, ma solo persone più che normali, più che colte, comprese le cerchie di amici - ha affermato il testimone, aggiungendo - invece è lei che andava cercando i miracoli e le benedizioni strane. Nella foto si vede lei con Patrizia Marrocco e sappiamo tutti che lei frequentava quel santone e lei pure. Lei a un certo punto ha avuto il bisogno di far parte di una - chiamiamola - setta. Chiamiamola 'seguace di un santone', diciamo quello che volete, ma era una cosa che ha del soprannaturale e non ha niente a che vedere con il mondo della razionalità cui appartenevano Alberto Tarallo e Teo Losito".

Il testimone ha confessato di non aver mai avuto fiducia in Adua, anche in tempi non sospetti: "Lei a me non ha mai convinto, aveva alti e bassi, una volta aveva delle espressioni diaboliche, altre volte angeliche, altre stava muta. Voleva studiare teologia e poi riempiva Instagram di foto abbastanza sexy, un controsenso assoluto. Chiusa la Ares per fallimento, si è vista mancare il terreno sotto i piedi, pensando che non avrebbe più avuto le fiction. Le mancava il suo punto di riferimento. Scioccamente se l'è presa con una persona totalmente estranea e innocente che anzi aveva contribuito al 90% del suo mantenimento".