Ron Perlman rivela la storia della stretta di mano all'urina con Harvey Weinstein

Durante il Festival di Cannes del 2001, Ron Perlman ebbe uno scontro accesso con Harvey Weinstein per il quale si vendicò in maniera molto singolare.

Nel 2018, quando le numerose accuse di aggressione sessuale contro Harvey Weinstein stavano facendo notizia, un tweet di Rob Perlman divenne virale perché raccontava di un episodio accaduto anni prima di cui protagonista era una calorosa stretta di mano all'urina.

L'attore di Sons of Anarchy, infatti, ha raccontato di essersi urinato su una mano poco prima di stringerla ad Harvey Weinstein durante un evento pubblico. In una recente intervista al Daily Beast, Ron Perlman è tornato a parlare dell'accaduto, un incontro che avvenne nel 2001 al Festival di Cannes, al quale Ron Perlman prese parte durante una breve pausa dalle riprese di Blade II a Praga. Durante un evento di beneficenza del produttore, l'attore gli strinse la manco vendicandosi per un comportamento scorretto da parte di Weinstein nei suoi riguardi: "Non ho mai avuto un rapporto con Harvey ma ho voluto presentarmi al suo evento. Quando lo chiamai per chiedergli un biglietto, si è messo a prendermi in giro come un maiale pezzo di merda, dicendo cose del tipo 'Chi ti credi di essere per farmi certe domande? Lo sai chi sono io?'.Così gli risposi 'ok, senti Harvey, ho trovato un biglietto proprio ora mentre stavamo parlando, ci vediamo stasera'. Al ché lui mi ha detto 'ah sì, verrai? Assicurati di venirmi a stringere la mano in segno di rispetto allora!'. Certo Harvey, sicuro che l'ho fatto. La storia è iniziata così."

Un episodio davvero esilarante e una vendetta molto "calda" da parte di Ron Perlman, che ha continuato raccontando se Harvey Weinstein si era accorto o meno della pipì sulla mano dell'attore: "Beh, aveva sentito che era umida. Spero che abbia letto il tweet in cui finalmente ho raccontato tutto. Non ci sono molte persone che meritano questa mossa come Harvey Weinstein."

Il produttore sta scontando una condanna a 23 anni di reclusione, dopo essere stato giudicato colpevole di stupro in terzo grado e atti criminali sessuali in primo grado. Inoltre, è stato recentemente trovato positivo al Coronavirus dal medico del carcere.