Roman Polanski, intervistato dalla versione polacca del magazine Newsweek, ha condannato duramente il movimento #MeToo definendolo "un'isteria collettiva come quelle che accadono a volte nella società".
Il regista ha proseguito: "Tutti cercano di farne parte, prevalentemente per paura".
Polanski, per esprimere il suo punto di vista, ha quindi paragonato l'attuale situazione dopo lo scandalo Weinstein al lutto che avviene nella Corea del Nord dopo la morte dei loro leader: "Non puoi far altro che ridere osservando la situazione". Secondo il regista, inoltre, l'intero sostegno per le vittime è motivato da una "totale ipocrisia" causata dai timori legati alle potenziali conseguenze in caso non si dichiarasse pubblicamente il proprio appoggio.
Roman Polanski, in questi giorni, è anche al centro di un duro scontro con l'Academy of Motion Picture Arts and Sciences che ha annunciato la sua espulsione dall'organizzazione, decisione contro cui il regista vuole lottare in sedi legali.