Roberto Benigni scherza sui dazi di Trump e cita Non ci resta che piangere: "Li ha rimessi come nel 1492"

Ospite di Bruno Vespa a Cinque Minuti, Roberto Benigni ha ironizzato sui dazi imposti da Donald Trump, citando l'ormai celebre doganiere di Non ci resta che piangere.

Roberto Benigni a Cinque Minuti

Roberto Beningi è stato ospite dei Cinque Minuti di Bruno Vespa, tra il TG1 e Stefano De Martino, durante la serata di mercoledì 11 giugno. Tema dell'ospitata era il libro di prossima uscita per Einaudi, Il Sogno, tratto dall'ultimo show-monologo portato su Rai 1 a marzo, e, naturalmente, si è parlato di attualità e di Europa.

"L'Europa è la più grande costruzione democratica fatta sulla Terra negli ultimi duemila anni: io sono un europeista estremista, perché l'Europa è l'unico sogno che abbiamo per noi, per le altre generazioni": è iniziato così l'intervento del regista e attore Premio Oscar su Rai 1. Ed è proseguito parlando anche di politica americana.

Roberto Benigni cita Non ci resta che piangere per parlare di Trump

Roberto Benigni A Cinque Minuti Di Bruno Vespa

Ne Il Sogno, come gli ha ricordato Bruno Vespa, si parla anche di Massimo Trosi e del film che li ha consacrati come coppia di "geniali buffoni", per citare Federico Fellini (che in realtà utilizzò l'espressione per riferirsi a Benigni e Villaggio): Non ci resta che piangere, arrivato al cinema nel 1984.

Il Sogno di Roberto Benigni è l'Europa unita e libera (anche in risposta a Giorgia Meloni) Il Sogno di Roberto Benigni è l'Europa unita e libera (anche in risposta a Giorgia Meloni)

La citazione non poteva arrivare in un momento migliore della serata, perchè Benigni, d'altronde, stava parlando di Trump e dei suoi pericolosi dazi.
"Ma si possono mettere i dazi? Chi lo fa non ha letto due pagine di storia" ha esordito il comico. "La storia ci insegna che i dazi sono portatori di guerre, sono l'ultima cosa da fare. La guerra commerciale fa male all'America, all'Occidente. Sono una cosa tremenda e lui li ha rimessi come nel 1492!".

Impossibile per Bruno Vespa non cogliere la palla al balzo, nominando il celebre film: "Si pagava la dogana... Chi l'avrebbe detto. I dazi. Ma non lo ha visto Trump? Se Trump vedesse Non ci resta che piangere!". Una volta partita la clip, con la famosa scena del doganiere che chiede con meccanica insistenza "un fiorino" ai due malcapitati viaggiatori nel tempo, impossibile non lasciarsi travolgere dalla nostalgia.