Roberto Baggio, Netflix girerà il film in Trentino, ma è polemica

Il Veneto protesta per la scelta di Netflix di girare Il Divin Codino in Trentino, una polemica soprattutto politica in cui Roberto Baggio ha preferito non intervenire.

Il Divin Codino il film prodotto da Netflix sulla vita di Roberto Baggio sarà girato in Trentino, la notizia ha scatenato la reazione di Vladimiro Riva che rappresenta la Vicenza Film Commission: "Cosa c'entra quella terra con la sua vita?". Il campione azzurro, consulente all'intera produzione ha preferito non intervenire nella polemica.

A fine agosto inizieranno le riprese del film sulla vita del campione vicentino Roberto Baggio e la produzione ha deciso di girare Il Divin Codino in Trentino, dove sono iniziate anche le audizioni per il casting per comparse e calciatori.
La decisione di girare il film in Trentino ha deluso Vladimiro Riva, rappresentante della Vicenza Film Commission, che ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere della Sera: "Hanno scritto che sono arrabbiato. Ma la parola giusta è deluso. Non credo che Roberto abbia mai fatto una sola partita in quella regione. Forse non c'è stato neanche in ritiro. Cosa c'entra quella terra con la sua vita? Una follia. Non capisco come Roberto abbia potuto dare il suo assenso. Sono deluso, ecco tutto".

La polemica è anche politica, questo perché la Film Commission del Trentino è molto attiva ad offrire dei finanziamenti o incentivi per garantirsi le produzioni cinematografiche: "Questa è una questione che può far arrabbiare la gente veneta. Con l'autonomia speciale di cui gode, il Trentino dispone di risorse che noi non possiamo raggiungere", sostiene Riva supportato dal Presidente del Coni Veneto Gianfranco Bardelle che arriva a dire: "È una mancanza di rispetto per Vicenza, le radici e la nostra cultura sportiva.

Giampaolo Pedrotti, presidente della Film Commission di Trento respinge le polemiche al mittente, sostenendo che il Trentino ha "elargito un finanziamento di soli 200 mila euro". Pedrotti dalle pagine del Corriere sostiene che la carta vincente del Trentino è la professionalità: "La verità è che offriamo validissime condizioni in termini di maestranze e capacità professionali. Ci sono i location-manager che trovano gli ambienti adatti. Se la regia ha scelto il nostro territorio significa che le condizioni ambientali sono soddisfacenti. Ci sarà un motivo se son venuti qui personaggi come Tornatore e Scamarcio? Siamo sul mercato".

Una polemica che come abbiamo detto sembra essere più politica che sentimentale, forse per questo motivo Roberto Baggio non è intervenuto: 'il divino' in quanto tale preferisce giustamente non immischiarsi in faccende troppo terrene. Il film sarà diretto da Letizia Lamartire: "È la storia di un uomo umile con un talento smisurato - racconta la regista che per Netflix ha diretto alcuni episodi della serie Baby - che con le sue giocate ha cambiato il calcio italiano. Racconteremo anche il percorso di una persona che attraverso le sofferenze personali ha raggiunto grandi trionfi in campo".