Robert Forster è morto ieri a Los Angeles all'età di 78 anni, stroncato da un tumore al cervello. Nel giorno della sua scomparsa aveva debuttato su Netflix El Camino: Il film di Breaking Bad, lungometraggio contenente l'ultima performance dell'attore conosciuto soprattutto per il ruolo di Max Cherry in Jackie Brown, che gli valse la sua prima e unica nomination all'Oscar, nella categoria dei migliori non protagonisti.
Nato a New York nel 1941, Robert Forster si diede alla recitazione durante gli studi, dopo aver inizialmente pensato a una carriera in giurisprudenza. Debuttò davanti alla macchina da presa nel 1967, diretto da John Huston in Riflessi in un occhio d'oro, e il suo primo ruolo importante, da protagonista, arrivò due anni dopo, in America, America, dove vai?.
Nel corso degli anni Settanta e Ottanta Robert Forster alternò svariati ruoli televisivi ad apparizioni in pellicole ritenute di serie B, tra cui il ruolo principale nel film di culto Alligator, e la sua carriera fu rivitalizzata da Quentin Tarantino che lo scelse per il ruolo di Max in Jackie Brown. Da allora fu una presenza ricorrente apprezzata su grande e piccolo schermo, con parti importanti in progetti come Mulholland Drive, Paradiso amaro e Attacco al potere - Olympus Has Fallen da un lato e Heroes e I segreti di Twin Peaks dall'altro (interpretò il nuovo sceriffo Truman nella terza stagione).
Nel 2013 Robert Forster fece un'ospitata nella stagione finale di Breaking Bad nei panni di Ed Galbraith, un uomo specializzato in identità false, ruolo interpretato anche quest'anno nel film di Breaking Bad (ne abbiamo parlato nella nostra recensione di El Camino: Il film di Breaking Bad)
Oltre alla nomination all'Oscar nel 1998, Robert Forster ottenne anche una candidatura allo Screen Actors Guild Award nel 2012 e ben tre candidature al Saturn Award (premio assegnato a film e serie horror, fantasy e di fantascienza) tra il 1998 e il 2014.