Rob Cohen e la guerra dimenticata

Il regista di Fast and Furious narrerà la Guerra in Corea filtrata dallo sguardo della corrispondente Marguerite Higgins, prima donna a unirsi ai marines in prima linea e a conquistare il Pulitzer.

La CJ E&M Pictures e la Grapevine Entertainment hanno annunciato ufficialmente l'ingaggio di Rob Cohen per dirigere un'epica pellicola pellicola bellica sulla Guerra di Corea intitolata 1950. Il film, che ha un budget di 100 milioni di dollari, verrà girato a partire dal prossimo maggio e sarà il più imponente progetto prodotto da una compagnia coreana. La storia è incentrata sui fatti descritti dalla corrispondente di guerra del New York Herald Tribune Marguerite Higgins che narrò la cronaca della liberazione dei prigionieri dai campi di concentramento nazisti e divenne la prima donna a ricevere il premio Pulitzer. Alla Higgins fu inizialmente impedito di occuparsi dei reportage dal fronte durante la guerra di Corea solo perché era una donna, ma i suoi sforzi e la sua tenacia le fecero ottenere un permesso speciale dal Generale Douglas MacArthur per lavorare al fronte.

1950, firmato da Rachel Long e Brian Pittman, segue il viaggio di Marguerite Higgins attraverso la penisola coreana con un plotone di marines, terminando con un'evacuazione di massa di 200.000 civili sudcoreani avvenuta la vigilia di Natale per sfuggire agli eserciti cinesi e nordcoreani. Al momento la produzione sta vagliando il possibile cast e sta esaminando una lista di star di Hollywood e interpreti asiatici per affidar loro i ruoli di Marguerite Higgins, del capo del plotone di marines, Capitan Darren, e dei principali personaggi coreani. Rob Cohen ha accettato immediatamente l'offerta per dirigere una pellicola così complessa e prestigiosa. Il regista di The Fast and the Furious avrà l'opportunità di occuparsi di quella che molti definiscono "la guerra dimenticata. Da tempo non si parla più della Corea e forse è giunto il momento di occuparsene. Narrando la storia di questo crudele conflitto attraverso gli occhi di una pioniera del giornalismo come Marguerite Higgins avrò la possibilità di realizzare un film di guerra diverso dagli altri" ha spiegato il regista.