E' iniziata ieri la seconda edizione del Reggio Calabria Filmfest. Con il patrocinio del Comune e la fortissima spinta del sindaco Scopelliti, che ha spostato la rassegna dal pieno dell'estate ad un periodo di maggiore visibilità, il festival, sotto l'accurata direzione artistica di Bruno Di Marino, è l'unico in Italia a presentare un 50% di film di fiction e la restante metà di lavori documentaristici o di video-arte.
La parte del leone la fa sicuramente il cinema di narrativa. La selezione centrale della retrospettiva calabrese mette in evidenza i maggiori successi del cinema indipendente italiano della scorsa stagione: da Ad project di Eros Puglielli, ad H2Odio di Alex Infascelli, per passare a Piano17 dei fratelli Manetti.
Degna di nota una completa retrospettiva sul cinema di Fernando di Leo, che presenta titoli come La mala ordina, Milano Calibro 9 e I padroni della città.
Interessante anche il lavoro di ricerca sul design italiano indagando su film di autori come Elio Petri, Michelangelo Antonioni e Marco Ferreri.
Appuntamento dal 7 all'11 al Teatro Cilea e a Villa Genovese-Zerbi a Reggio Calabria.