Questa sera, 12 novembre, Rai 3 proporrà in prima serata a partire dalle 20:55 una nuova puntata di Report. Sigfrido Ranucci e il suo team ci guideranno attraverso tre inchieste incisive. Ecco cosa ci aspetta in questa serata.
Le inchieste del 12 novembre di Report
Questa sera, Report ritorna con tre inchieste di rilievo. La prima si focalizza sulla famiglia del presidente del Senato, Ignazio La Russa, con la prima parte dell'indagine trasmessa l'8 ottobre.
Successivamente, il programma affronterà i temi dei finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dell'abbattimento delle Vele di Scampia. Infine, la terza inchiesta si concentrerà sulle sigarette elettroniche usa e getta.
Nuova inchiesta sulla famiglia del Presidente del Senato: La Russa dinasty 2
L'inchiesta è firmata da Giorgio Mottola, con la collaborazione di Greta Orsi
In questa puntata, Report si dedica nuovamente alla famiglia del Presidente del Senato, presentando un'intervista inedita a un ex parlamentare e dirigente nazionale dell'Msi.
Quest'ultimo conferma i legami della famiglia La Russa con alcuni finanzieri opachi, tra i quali uno che ha tratto profitto dalle leggi razziali contro gli ebrei, e con il banchiere della mafia e della P2, Michele Sindona.
Durante la trasmissione, andrà in onda anche un'intervista esclusiva a uno degli ex militanti neofascisti condannati per l'omicidio del poliziotto Antonio Marino. Questo fornirà dettagli inediti sugli scontri e sui risarcimenti legati al tragico 12 aprile 1973, noto come il giovedì nero di Milano.
Report si impegnerà anche a ricostruire l'evoluzione delle relazioni tra il Presidente del Senato e Silvio Berlusconi, attraverso la testimonianza di un ex parlamentare di Alleanza Nazionale e del Popolo della libertà.
Sarà esaminata l'origine della frattura tra Fini e Berlusconi. Infine, il programma svelerà le dinamiche legate all'acquisto di un call center in Lombardia da parte del cognato di Ignazio La Russa, Gaetano Raspagliesi.
La seconda inchiesta di Report: Periferie d'autore
L'inchiesta è firmata da Bernardo Iovene con la collaborazione di Lidia Galeazzo e Greta Orsi
Le prossime demolizioni delle ultime Vele di Scampia segnano l'avvio di un ampio programma di trasformazione urbana finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Anche le stecche del Bronx di San Giovanni a Teduccio e i Bipiani di amianto di Ponticelli saranno abbattuti, dando spazio alla costruzione di nuovi quartieri. A Roma, il serpentone di Corviale e l'R5 di Tor Bella Monaca, rappresentativi del degrado della periferia, saranno oggetto di ristrutturazione.
Tuttavia, l'avanzamento di questi progetti è minacciato dai Piani Urbani Integrati (PUI), i quali rischiano il blocco a causa della proposta di stralcio presentata dal governo alla Commissione Europea.
Il governo ha promesso ai comuni protestanti finanziamenti provenienti da altri fondi nazionali, con una scadenza più estesa, ma 13 dei 16 miliardi di euro previsti sono a rischio.
Il giornalista Bernardo Iovene ha esplorato ciascuno di questi quartieri, documentando le condizioni di vita e analizzando i singoli progetti. Oltre all'intervento edilizio, i progetti prevedono programmi di inclusione attraverso la creazione di servizi e spazi per le attività commerciali.
Le analogie con progetti passati, che non hanno funzionato da Scampia a Corviale, emergono chiaramente.
Anche il Comune di Venezia affronta sfide simili, con oltre 2000 case pubbliche sfitte da ristrutturare. Nonostante ciò, nel Piano Urbano Integrato, ha richiesto 93 milioni di euro dai fondi PNRR per costruire il nuovo Palasport.
Dopo la bocciatura della Commissione europea, il governo è sorprendentemente intervenuto il 4 luglio con un finanziamento di 93,5 milioni di euro provenienti da fondi nazionali a favore del nuovo Palasport.
Il mondo dei Puff: Cosa sappiamo delle sigarette elettroniche usa e getta?
L'inchiesta è firmata da Antonella Cignarale
L'indagine si focalizza sulle sigarette elettroniche usa e getta, dall'aspetto accattivante e colorate come pennarelli, praticamente invisibili quando si tengono in mano.
Questi dispositivi, noti anche come "Puff", sono disponibili sia con che senza nicotina, ma nel 2022 in Italia, su 30 milioni di unità, più di 29 milioni contenevano nicotina.
Le varietà sono molteplici, con aromi che vanno dal gusto del tabacco a quello della frutta, delle bevande gassate, del gelato e persino del cotone dolce o del popcorn. Queste sigarette elettroniche sono spesso utilizzate da coloro che cercano di ridurre i danni derivanti dalle sigarette tradizionali.
Queste sigarette finiscono anche nelle mani dei minori. Si mimetizzano tra gli evidenziatori scolastici, non emettono odori di fumo e spesso sfuggono all'attenzione dei genitori e degli insegnanti. L'inchiesta solleva interrogativi cruciali su quanto effettivamente sappiamo di questo mondo delle sigarette elettroniche usa e getta.